«L’unica terapia è un colpo di forbice da giardiniere»

«L’unica terapia per certa gente è un bel colpo di forbice da giardiniere». Non usa mezzi termini il ministro delle Riforme Roberto Calderoli, nel commentare l’episodio di violenza accaduto l’altro ieri a Bologna. Uno stupro a una ragazzina di quindici anni, in pieno giorno, in un parco dove si trovava tanta gente vista la giornata soleggiata. E per il ministro leghista l’unica soluzione per risolvere certe situazioni è un bel «colpo secco».
Durante il convegno della Lega ieri a Pontida (Bergamo), il responsabile delle Riforme ha ribadito la sua «linea dura» nei confronti di vicende di questo genere. Il ricordo, ancora forte, è del brutale stupro avvenuto a Milano nella notte fra il 3 e il 4 giugno. Nel capoluogo lombardo, una giovane di 23 anni era stata sequestrata insieme al fidanzato mentre si trovavano in macchina in via Ripamonti, nella zona sud-est della città, ed era stata violentata per ore da cinque immigrati di nazionalità romena. Anche in quesl caso, il ragazzo della vittima era stato immobilizzato sotto la minaccia di un’arma, mentre gli altri membri del branco stupravano la giovane.

Un episodio-choc, che si è concluso con l’arresto dei cinque malviventi da parte della Questura milanese nel giro di pochi giorni.
Di fronte alla nuova esplosione di brutalità, il ministro leghista ha chiosato: «Ci vuole la forbice, queste sono bestie, non sono persone».

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