«Le domeniche a piedi? Mi sa che ci dovremo abituare». È rassegnato Alfredo Zini, vicepresidente di Epam, ente provinciale pubblici esercizi.
Qual è la sua posizione?
«Sappiamo che per linquinamento sono assolutamente inutili, a maggior ragione se è solo Milano a fermare le auto. Più che lhinterland avrebbe senso bloccare la circolazione in tutta la regione. In sostanza nessun beneficio per la salute, e danni al commercio».
Siete preoccupati?
«È risaputo che quando non si può usare lauto i consumi calano, mi auguro almeno che venga potenziato il servizio di trasporto pubblico e che lamministrazione stia studiando tariffe scontate per i biglietti».
Il Comune ha appena aumentato il biglietto...
«Appunto, e questo di per sé non aiuta i consumi. Ma se bisogna dare un segnale forte, educare la cittadinanza a lasciare a casa lauto, bisogna anche incentivare luso del mezzo pubblico»
Palazzo Marino ha intenzione di concordare con i 134 sindaci dellhinterland una calendario di domeniche a piedi, una al mese.
«Certo le misure concordate e programmate sono sempre preferibili, a maggior ragione a livello regionale, i lombardi si abituerebbero a stare sul territorio e a organizzarsi nelle loro città: si danneggerebbero meno anche i consumi. Però...
Qual è la sua obiezione?
«Va bene la calendarizzazione delle domeniche se serve ad aprire il discorso sulle pedonalizzazioni, altrimenti il provvedimento è inutile»
Non sembra che il discorso vada in questa direzione
«Appunto se si tratta di provvedimenti spot non ci va bene. Se il sindaco prende decisioni per saldare il conto con Ciclobby e gli ambientalisti che lhanno votato e sostenuto, non ci stiamo: è in gioco il calo del fatturato».
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