L ’Unione Europea critica la Cina sui diritti umani

da Bruxelles

La Commissione affari esteri dell’Europarlamento ha approvato ieri un rapporto sulle relazioni tra Ue e Cina, che contiene un preciso richiamo al rispetto dei diritti umani. In particolare la Commissione si esprime in favore di «maggior pluralismo, modernizzazione istituzionale e un potere giudiziario veramente indipendente» in Cina. Il rapporto, approvato con 42 voti favorevoli, 14 contrari e 2 astenuti, affronta anche la questione dell’uso di misure anti-dumping e condanna il «valore artificialmente basso» al quale è tenuta la moneta cinese, alla luce delle esistenti «relazioni commerciali sempre più positive».
Il documento invita la Cina «ad abolire la pena di morte», esprime preoccupazione per «i continui seri abusi dei diritti umani in Tibet», si augura che Pechino «garantisca una genuina libertà religiosa» e «cessi con tutte le persecuzioni e imprigionamenti dei gruppi cristiani». Preoccupazione viene espressa anche per la pratica della tortura. La Commissione esorta Pechino a «proteggere il benessere degli animali, evitando ogni crudeltà, soprattutto nel settore delle pellicce». Soddisfazione viene espressa dall’eurodeputato Antonio Tajani (Forza Italia), per l’approvazione di «tutti gli emendamenti di Forza Italia».


Tajani deplora «che il Partito socialista europeo non abbia colto l’occasione di sostenere nel voto finale questa relazione». La relazione passa ora all’esame della plenaria che dovrebbe pronunciarsi sugli eventuali emendamenti e sul testo nella sessione di settembre.

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