da Roma
La questione dei Pacs fa capolino ovunque alla Camera. Dopo la provocazione dei deputati Bruno Mellano e Donatella Poretti della Rosa nel Pugno, che hanno arricchito il presepe di Montecitorio con due coppie gay (due Barbie lesbiche e due Ken omo) con tanto di cartelli pro-Pacs, due ordini del giorno fanno salire la temperatura dellaula, poco prima del voto finale sulla Finanziaria.
Due ordini del giorno simili, presentati dal gruppo Udeur (primo firmatario Giampaolo Fabris) e dai deputati di Forza Italia, prima firmataria Patrizia Paoletti Tangheroni. Ma il dibattito è montato sullordine del giorno dellonorevole Tangheroni che, in poche righe, intendeva impegnare il governo a considerare lapplicazione delle norme della Finanziaria (detrazione Irpef, assegni familiari e altre misure a favore della famiglia) ai «nuclei familiari sanciti dallarticolo 29 della Costituzione». Quelli dove si riconosce la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
«Ho toccato un nervo scoperto», ha sottolineato nel corso del dibattito la deputata pisana di Forza Italia, soprattutto dopo aver ascoltato linfuocato intervento di Rosy Bindi, che ha sostenuto come lordine del giorno, se approvato, avrebbe portato a un trattamento completamente diverso tra figli legittimi e quelli illegittimi. «Interpretazioni equivoche», ha ribadito la Tangheroni, che ha spiegato come considerasse necessario quellordine del giorno per «invitare il governo ad avere una posizione chiara e netta di principio su una questione così delicata». Alla fine lordine del giorno è stato ritirato per evitare «strumentalizzazioni ed equivoci», come ha sostenuto Elio Vito, il presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia. Secondo la stessa autrice, infatti, se quel tipo di ordine del giorno fosse stato approvato il governo sarebbe stato costretto a stoppare qualunque ulteriore legge sui Pacs. Una bocciatura, più probabile vista la composizione daula, avrebbe significato dare più forza allipotesi di una normativa pro-Pacs. È per questo che, rintuzzate le accuse del ministro della Famiglia, Rosy Bindi, lemendamento è stato ritirato. «Questo momento del dibattito - ha precisato la Tangheroni - è la prova generale di una deriva gravissima verso sinistra di questo governo che non accetta posizioni nette di principio».
Il secondo ordine del giorno è stato approvato, ma dopo la sua completa trasformazione. Anche per Fabris e gli altri firmatari, tutti dellUdeur, era necessario impegnare il governo a non legiferare in materia di regolamentazione dei diritti delle coppie, se non allinterno dellarticolo 29 della Costituzione. Anche in questo caso, infatti, si sottolinea come la Costituzione riconosce la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
Lordine del giorno, invece, è stato trasformato nella direzione di un impegno del governo, a ripresa dei lavori daula, a «un ampio dibattito su questi temi eticamente sensibili». Ma non è finita: chiusa la Camera dopo il voto di fiducia alla Finanziaria, i Pacs rispuntano oggi nel disegno di legge che presenterà il ministro Mastella sulla riforma del codice penale.
Un modo, insomma, di far rientrare dalla finestra una questione che certamente spacca il Parlamento, sia a destra sia a sinistra.