Per la prima volta lartista spagnolo Bernardì Roig è a Roma con una personale. Ospitato allinterno delle sale del Museo Bilotti di Villa Borghese, Roig ripropone alcune delle sue più suggestive installazioni e sculture. Non sono lavori site specific quelli in mostra, nessuno di questi infatti è stato pensato e realizzato per gli spazi del museo, ma ugualmente le opere riescono a coniugarsi perfettamente, senza alcuna fatica. I lavori dellartista quarantaduenne vanno cercati attentamente nelle sale, perché se è vero che i suoi dipinti sono grandi e ben visibili, è altrettanto vero che invece le installazioni sono state quasi nascoste. E tra il bianco delle pareti e il bianco di queste ultime sembra quasi il gioco del nascondino. Osservando con attenzione si notano però questi fantocci bianchi, questi corpi piuttosto grassi, di colore bianco, con volti sempre in tensione, che simulano azioni piuttosto inverosimili.
Sono tutti amici dellartista coloro che si sono piegati a ore di posa per divenire infine i protagonisti di queste sculture, amici che, come dice appunto Roig, non sono belli ma anzi tutti piuttosto tarchiati, spesso stempiati. Sono i protagonisti della vita comune, rappresentativi delluomo qualunque che in questo caso si ritrova protagonista del lavoro di un artista. Tutto il lavoro di Roig si basa su una attenzione precisa e puntuale dei disagi delluomo contemporaneo, di questo suo isolarsi sovente per urlare in silenzio i disagi del vivere moderno. E nel voler raccontare a tutti i costi, anche con un fare leggero le difficoltà della vita, ha voluto addirittura lavorare con un ragazzo con la sindrome di down, al quale ha chiesto di posare per lui, per una delle sue sculture, questultima collocata nel chiostro del museo.
La mostra, dal titolo Light never lies, rimarrà aperta per tutta lestate. Informazioni utili: museo Carlo Bilotti, Aranciera di Villa Borghese. Fino al 16 settembre. www.museocarlobilotti.it