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L’utile Prada non è più «minimal»

Il risultato netto sale a 47 milioni Ricavi superiori a 1,3 miliardi di euro

da Milano

L’utile di Prada si moltiplica per cinque. Il gruppo guidato da Patrizio Bertelli e Miuccia Prada archivia l'esercizio del 2005 (chiuso il 31 gennaio 2006) con profitti netti pari a 47 milioni di euro, in netta crescita rispetto ai 9 milioni dell'anno precedente. I ricavi hanno raggiunto quota 1,33 miliardi di euro, in crescita del 10% ripetto all'esercizio del 2004.
Il risultato è «particolarmente significativo - spiega una nota della società - in quanto ottenuto a parità di negozi e cambi costanti». Per quanto riguarda i settori di attività l'abbigliamento e la pelletteria hanno rappresentato ognuno il 36% delle vendite totali, mentre le calzature hanno generato il 27% e le licenze il restante 1%. Dall’Italia viene il 26% dei ricavi totali, il resto dell'Europa il 25%; l'Asia e gli Stati Uniti pesano rispettivamente il 27 e il 22%. I ricavi del solo marchio Prada sono ammontati a 1,128 miliardi di euro. Il margine lordo dell'intero esercizio è stato pari a 201 milioni di euro (+30%), mentre il risultato operativo è stato di 99 milioni, in miglioramento del 74% rispetto ai 57 milioni dell'anno precedente.

A fine giugno nel capitale del gruppo è entrata Banca Intesa con il 5%. Una mossa che secondo gli analisti è preliminare a una possibile quotazione che sarebbe allo studio per il 2007. Un progetto, quello dell’approdo al listino, già accantonato nel 2000.

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