Dettaglio di moda trasversale. Accessorio di classe unisex. Da sempre e per sempre, a quanto pare. La sciarpa nasce al collo dell'uomo. Veste studenti, sportivi, gentlemen e dandy. Fa il giro del mondo, passa dai college ai club d'élite, ai guardaroba easy chic. Protegge i signori dal freddo con stile essenziale. Si presenta come una striscia in lana, poi in misto o puro cachemire, british o indiano. Le signore la toccano, la provano. E se ne innamorano. Passano i tempi, cambiano le mode, e la sciarpa si lega a lui e a lei. Tutti e due indossano la propria, ma tutti e due se la guardano, finendo a scambiarsela, a condividerla. Un gioco, un patto. Di look e di affinità. Fatto sta che persino Pupi Solari le vuole classiche e maschili. Le sue preferite? «Quelle che si scoprono negli armadi di papà, fratelli e mariti». Lei, interprete da oltre quarant'anni di una personale visione stilistica di stampo britannico-wasp, sofisticata e basica insieme, le porta «sotto il cappotto, un nodo e via». Semplice e tutt'altro che banale. Sulle tendenze Pupi non si sbilancia, traspare una sua inclinazione per le pashmine extralarge con ricami che sembrano ispirati a tele rinascimentali o in tinta unita pastello. Che nascono per le signore e finiscono al collo dei signori. Succede. E succede anche il contrario. Il napoletano Luca Rubinacci, figlio di Mariano, che nelle sartorie di via Chiaia a Napoli, di via Gesù a Milano e di Mount Street a Londra veste i tycoon di tutto il mondo, racconta che «le signore entrano per un regalo al partner ed escono con indosso sciarpe e soprattutto sciarpone che, simili a dei poncho, ora vanno per la maggiore». Sarà che non contano taglie ed età. Sarà che «ancor prima della sciarpa, conta il modo di portarla». Secondo Rubinacci jr, 80 mila followers su Instagram grazie ai suoi Gentleman's tips, «la sciarpa è un accessorio che più che a coprire serve ad abbellire». Vietato imbacuccarsi e strozzarsi con giri esagerati e nodi stretti. Perché doni, dev'essere indossata con grazia. E cioè? Luca la porta sul cappotto con le losanghe che pendono. Al limite, fa un cappio; se vuole osare, rigira il cappio, che diventa «ritorto», più pomposo. In ogni caso, in ogni modo, «l'importante è sentirsi a proprio agio». Materiali? Dimensioni? Colori? Fantasie? Il cachemire caldo e leggero è il top: riscalda e non ingoffa. La striscia si affianca a forme più ampie.
Il blu è un must, come lo stanno diventando verdi e bordeaux: d'inverno si sposano con tutto. Agli scozzesi si sostituiscono motivi etnici e fantasie che sembrano foulard, affreschi posati sull'abito o stropicciati attorno al collo. In teoria di lui. In pratica anche di lei.CGSap
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