LAquilaHanno provato a rubare nelle case di quelli che una casa non ce l'hanno, perché cancellata dal terremoto. Hanno provato a scassinare alcuni Map (Moduli abitativi provvisori) per entrare e fare razzia degli arredi, ma non ci sono riusciti. Pare soltanto perché non hanno avuto il tempo necessario: spaventati da inattesi e improvvisi rumori se la sarebbero svignata. È accaduto a San Demetrio ne Vestini, uno dei paesi del «cratere sismico». «Ma episodi simili - evidenzia Silvano Cappelli, sindaco del piccolo centro della provincia dell'Aquila - si sono verificati anche in altri cantieri. Non è la prima volta che capita, dunque. Speriamo soltanto che non si tratti di atti messi a segno da cittadini di queste zone, perché sarebbe terribile».
Gli sciacalli si sono avventurati tra le casette spuntate lungo la Subequana e che domani saranno inaugurate: un minuscolo agglomerato, di quarantasei abitazioni, che sono state realizzate per dare un alloggio agli sfollati. Tre le costruzioni prese di mira. «Hanno cercato di aprirle, forzando i portoni - aggiunge l'assessore comunale Luciana Cocozza - ma non ce l'hanno fatta. Un gesto deprecabile, considerata la sciagura, l'incertezza e l'instabilità di questo territorio già devastato e con ferite dure da rimarginare. Comunque non sono riusciti a portar via nulla».
Sul posto sono arrivati carabinieri e polizia, che hanno avviato accertamenti. Il dipartimento della Protezione civile parla di tentativo di forzare alcuni prefabbricati destinati ai senzatetto dell'Abruzzo. E minimizza. «Da alcune settimane - si legge in una nota - qualsiasi notizia riguardante l'emergenza terremoto acquista estrema evidenza sui media. «Ne è un'ultima prova ciò che è accaduto nell'area di San Demetrio, dove un semplice tentativo di effrazione di tre portoncini degli chalet di legno che saranno consegnati nei prossimi giorni assurge agli onori della cronaca, anche nazionale, e diventa un episodio di interesse. Sembra quasi che in tutto ciò che riguarda le attività che si stanno realizzando in favore della popolazione colpita dal terremoto si voglia cercare il pelo nell'uovo e comunque trovare un motivo per un facile scoop».
«È grave quello che è successo... - sbottano alcuni senzatetto -. E lo è perché qui non abbiamo più niente. La natura ha sconquassato e distrutto il nostro passato. E questi che fanno? Cercano ancora di accanirsi contro di noi».
Il caso di San Demetrio - prosegue il comunicato della Protezione civile - nonostante più organi di informazione denuncino un ritardo nella consegna dei moduli abitativi proprio a causa del tentativo di scasso, non ci sarà alcun cambiamento di programma. Gli chalet saranno dati agli assegnatari come previsto, il 5 gennaio, continuando così ad essere rispettato il programma delle opere destinate a rendere il meno disagevole possibile il periodo che i residenti debbono trascorrere in alloggi provvisori, peraltro più decorosi di quanto sia mai accaduto in passato in situazioni analoghe, in attesa della ricostruzione».
I carabinieri, intanto, stanno indirizzando le proprie attenzioni su persone straniere o comunque provenienti da fuori regione.
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