Ladri nella sede del Comune Il sindaco scrive al prefetto: «Vogliamo anche noi i militari»

Ladri nella Asl di zona, rapinatori nei punti vendita, topi d’appartamento che non risparmiano nessun’area della città, industriale compreso. E venerdì sera ignoti malviventi sono entrati pure nel palazzo comunale di San Donato Milanese. Magrissimo il bottino e poi la fuga obbligata, grazie all’intervento tempestivo della polizia locale. Ma a questo punto il sindaco Mario Dompè dice basta e lancia tanto di appello al prefetto di Milano: «Mi rivolgo a Gian Valerio Lombardi affinché arrivi anche a San Donato Milanese l’esercito. In particolar modo davanti alla stazione della metropolitana». Il prefetto si dice possibilista. Ma perché proprio alla metropolitana? «Sono due i punti critici della cittadina alle porte di Milano: il campo rom e il capolinea della MM3. Basta fare un giro per capire che la zona, con i suoi anfratti e i locali disabitati, è spesso presa di mira da immigrati senza scrupoli, gente che si comporta come vuole perché non ha nulla da perdere». Lombardi risponde: «I militari, per volontà governativa, sono destinati soprattutto alle grandi città come Milano. Ma San Donato Milanese è un centro dell’hinterland, appena fuori dal capoluogo. È proprio per questo che mi impegno per far accogliere le richieste del sindaco. Mi muoverò, insomma, in questo senso e non escludo che quanto richiesto possa diventare realtà». C’è da sottolineare, tra l’altro, che gran parte dell’area che gravita intorno al terminal MM3 è ancora su territorio di Milano.

E che, nelle ultime ore, il governo ha confermato l’arrivo di 155 soldati in più sulle strade milanesi. Particolari, questi, che fanno sperare la giunta Dompè. Solo due mesi fa, peraltro, proprio al capolinea del metrò, una studentessa 17enne fu aggredita da un nordafricano.

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