Negli anni, mister Bernie Ecclestone, padre e padrone della formula uno moderna, si era e si è preparato, o meglio, ha preparato la sua successione. Negli anni, di nomi in grado di raccogliere la pesante eredità ne sono stati fatti parecchi, spaziando dai Ron Dennis molto inglesi agli Jean Todt molto franco-italo-maranelliani, per arrivare ai più probabili figli della Granda come Flavio Briatore. Fra questi è proprio il gran capo Renault, da tempo in sintonia con mister E, ad essere in pole, anche se certi ambienti inglesi restano convinti che solo se sei molto british puoi reggere il prestigioso scettro.
Fatto sta che proprio da Oltre Manica, in questi giorni, è arrivata una candidatura non solo alla gestione del giocattolone che corre ma addirittura allacquisto. Problema: lha fatta non un lui, ma una lei. Perché il Circus è da sempre molto reattivo ad accogliere nel paddock donne e donnine, meno a farsi comandare. Lei si chiama Robin Saunders, ha 43 anni portati divinamente, e oltre ai molti soldi accumulati da golden woman della finanza britannica, porta in dote una considerevole bellezza. Non può essere un caso, infatti, che la City abbia soprannominato questa statunitense della Carolina del Nord la Claudia Schiffer della finanza. Secondo quanto sostenuto di recente dal Sunday Times, la Saunders avrebbe intenzione di acquisire il 75% della Slec, lormai nota - e non staremo a ripetere lintera vicenda - società in mano alle banche e che controlla i diritti tv della F1. Alla bella donna manager farebbe infatti capo il fondo dinvestimenti privato Clearbrook Capital Partners che pare abbia consegnato alla Slec una proposta dacquisto da 1,25 miliardi di euro. Sembra che la Saunders abbia anche un piano già definito per ristrutturare il carrozzone: a Ecclestone, che resterebbe alla guida del Circus, andrebbe il 25% del business e i team verrebbero coinvolti direttamente nellazionariato.
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