Lady Bush non si fa intimorire Oggi dal Papa, domani ai Giochi

Lady Bush non si fa intimorire Oggi dal Papa, domani ai Giochi

Massimiliano Scafi

da Roma

Cappotto nero, frangetta al vento, la mano che fa ciao ciao, Laura Bush atterra a Ciampino poco prima di mezzanotte. Accanto a lei, con i capelli legati in una piccola coda di cavallo, la figlia Barbara, una delle due gemelle. La first-lady, capo della delegazione ufficiale Usa alle Olimpiadi, s’infila veloce nella limousine che la porta a Villa Taverna. Resterà in Italia 48 ore o poco più. Un viaggio breve ma molto intenso: l’aspettano il Papa, Silvio Berlusconi, i militari americani di Aviano, la cerimonia d’inaugurazione dei Giochi di Torino con Carlo Azeglio Ciampi e gli altri quindici capi di Stato, le contestazioni annunciate dai no-global e i diecimila agenti che si occuperanno della sicurezza.
A Torino la situazione è di «massima allerta». Il ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu teme gli anarco-insurrezionalisti. Il prefetto Goffredo Sottile rivela che «c’è qualche preoccupazione per le manifestazioni degli antagonisti». I centri sociali vogliono «disturbare» e annunciano non meglio precisate contestazioni se Laura Bush accetterà l’invito del rettore Elio Pelizzetti a visitare sabato l’università. «Noi non vogliamo che venga valorizzata in un contesto olimpico la first lady della guerra - dice Dario Rossini, esponente del gruppo Gabrio -. Stiamo raccogliendo firme e preparando altre iniziative. Atti estremistici? Li escludo, quando teniamo la piazza, la teniamo. Cercheremo però di far emergere le nostre istanze». Aggiunge Andrea Bonadonna, rappresentante del centro milanese Askatasuna: «Il nostro intento è dare visibilità al dissenso. Violenze? Dipenderà dal contesto, se sarà necessario fare gesti dimostrativi, li faremo».
Tutt’altro clima invece attende stamattina la Bush in Vaticano: dopo un periodo critico, all’epoca della guerra in Irak e del caso dei preti pedofili, adesso i rapporti tra Washington e la Santa Sede sono tornati buoni. L’ultima sua visita Oltretevere risale ad aprile 2005, quando arrivò assieme al marito e agli ex presidenti George Bush senior e Bill Clinton per l’ultimo saluto a Karol Wojtyla: vestita di nero, una veletta scura sulla testa, la first lady era rimasta a lungo inginocchiata davanti al corpo esposto di Giovanni Paolo II, mentre in un’atmosfera surreale una marea di fedeli sfilava a pochi metri nella navata centrale. Oggi invece la moglie del Presidente americano vedrà ufficialmente per la prima volta Benedetto XVI in un’udienza privata: il Pontefice, si sa, apprezza la posizione della Casa Bianca sull’aborto e sulla difesa della vita. «La signora Bush - riferiscono fonti diplomatiche - desiderava tanto incontrare il Santo Padre prima di recarsi a Torino. Gli porterà i saluti del Presidente e di tutta la nazione. Non si tratterà di un’udienza politica, piuttosto un incontro amichevole, per rafforzare i legami tra Santa Sede e Usa».
Dopo il Vaticano, la colazione offerta dal premier Berlusconi a Villa Madama. Nel pomeriggio, Laura Bush è attesa al Policlinico Gemelli per un incontro con un’associazione affiliata alla Susan G. Komen Breast Carcer Foundation di Dallas, impegnata nella lotta ai tumori al seno.

In serata trasferimento a Torino con la delegazione di diplomatici ed ex olimpionici, tra cui l’ambasciatore Ronald Spogli. Prima però la Bush farà tappa alla base aerea di Aviano. Sabato, prima del ritorno a Washington, Laura e Barbara Bush visiteranno la biblioteca del rettorato. Previsto uno scambio di volumi rari.

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