Lady Carobbio: «Mio marito dice la verità»

Chiusa la fase dibattimentale del processo su Scommessopoli con la difesa dell’Albinoleffe («il club è vittima dei suoi tesserati e non colpevole», così il legale Chiacchio e il presidente Andreoletti sull’orlo del pianto) e due patteggiamenti: Bellodi, 2 anni di pena, e Sbaffo, 16 mesi e 100mila euro di ammenda, inizialmente rifiutato ma poi accettato per le ammissioni fatte dal calciatore davanti alla Comissione Disciplinare e al pm Palazzi. Venerdì il via alla camera di consiglio e lunedì 11, al massimo martedì 12, sentenze di primo grado. E sempre venerdì seconda giornata di interrogatori della Procura federale sul fronte Bari: saranno 44 in totale le audizioni che dovrebbero essere esaurite entro il 17. Intanto Antonio De Renzis, legale di Conte ha detto che «c’è un grande rispetto per il lavoro della Procura e una grande sintonia» dopo aver incontrato a Cremona il procuratore Di Martino. «Sono tranquillo, tutto si risolverà», così a Chi l’allenatore della Juve in vacanza a Santa Eulalia, isola di Ibiza, con la compagna e la figlia. «Antonio Conte era il mito di Filippo (Carobbio, ndr), ora passa per il grande accusatore di Conte e per la rovina del calcio, ma lui ha solo descritto un sistema.

In un interrogatorio di tre mesi fa si è vuotato la coscienza, ha parlato per ore e ha detto, per fare un esempio, che anche Conte sapeva di una partita aggiustata», dice invece a Oggi Elena Ghilardi, moglie dell’ex calciatore di Bari, Siena e Spezia.

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