Lady Gaga stellare, mescola jazz e pop diventando "Harlequin"

La popstar pubblica tredici brani che sono la "spiegazione" musicale del suo personaggio in "Joker 2"

Lady Gaga stellare, mescola jazz e pop diventando "Harlequin"
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Così deve fare una popstar che vuol rimanere grande per tanto tempo: seguire liberamente l'ispirazione. È uscito Harlequin, disco quasi a sorpresa di Lady Gaga che è quasi uno spin off musicale del film Joker - Folie à deux nelle sale da oggi. Gaga nel film è Harleen «Lee» Quinzel ossia Harley Quinn, che ha una relazione un po' romantica e molto tossica con il Joker, e forse diventerà il personaggio guida della sua carriera futura perché riassume ciò che è stata finora: «Penso che l'idea della doppia identità sia sempre stata presente nel mio modo di fare musica. Creavo sempre dei personaggi nella mia musica e quando ho costruito il personaggio di Lee in Joker quest'ultima ha avuto un profondo effetto su di me» ha spiegato al The Zane Love Show su Apple Music 1 pubblicando un disco imprevisto, imprevedibile ma sontuoso nella scaletta e nelle singole interpretazioni. Quando Lady Gaga è così a fuoco, non c'è n'è per nessuno.

Il disco contiene tredici brani, molti dei quali sono super classici come Oh, when the saints o That's entertainment che Judy Garland cantava nel 1960 e che qui prende una vitalità spumeggiante e maliziosa quasi come World on a string lanciata da Cab Calloway nel 1932 e da allora uno strepitoso standard americano. Era pop, signori, non era altro che musica popolare. Idem Gonna build a mountain, che Sammy Davis jr rese famosa negli anni Sessanta e che qui sembra incisa e pensata ieri tanto è fresca e per nulla commemorativa. Ma Harlequin non è soltanto un disco di cover e di standard.

Ci sono anche brani originali come Happy mistake e Folie à deux presentati come il nucleo emotivo dell'album ma che vengono sovrastati dall'euforia di fiati e di arrangiamenti tradizionali eppure più moderni, accidenti quanto moderni, di tanti altri nuovi pezzi. Harlequin è stato registrato tra Malibu e gli studi Palms di Las Vegas a pochi metri da dove stava terminando la residency «Jazz & Piano» al Park Mgm e senza dubbio tocca standard molto alti anche nelle singole esecuzioni musicali.

Ma nel complesso questo, che è un disco fatto d'acchito in attesa del settimo album di Gaga in uscita a inizio 2025, è una folata di entusiasmo e di positività, una dimostrazione en plein air della clamorosa superiorità dell'unica artista in circolazione capace di diventare diversa pur restando sempre la stessa.

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