L'Albania è di nuovo sull'orlo del caos

Il leader socialista Rama minaccia «siamo pronti a farci giustizia da soli» dopo il capovolgimento dei risultati per l'elezione del sindaco di Tirana

Nessun passo fino all'esito del ricorso presentato contro il verdetto delle comunali a Tirana, ma in caso di esito negativo l'opposizione socialista albanese è pronta a scendere in piazza per «farsi giustizia da sola» contro il «cannibalismo elettorale» della maggioranza di centro destra, guidata dal premier Sali Berisha. Ha scelto toni durissimi il leader socialista Edi Rama, nella conferenza stampa di questo pomeriggio, all'indomani dell'ufficializzazione da parte della Commissione centrale elettorale degli esiti delle comunali a Tirana, che vedono Rama battuto nella corsa al suo quarto mandato, dal candidato di centro destra Lulzim Basha, con 81 voti di vantaggio.
Un verdetto - arrivato a oltre due settimane dal voto dell'8 maggio scorso - che ribalta la vittoria, conseguita per soli dieci voti, attribuita al sindaco socialista uscente dai risultati preliminari delle Commissioni elettorali locali. La Commissione centrale - dove i membri in quota alla maggioranza superano quelli in rappresentanza dell'opposizione - ha invece deciso di procedere a un riconteggio parziale, includendo le schede, precedentemente annullate, per l'elezione del sindaco finite per sbaglio nelle urne riservate ai consiglieri comunali.
«Berisha e il suo cannibalismo elettorale ci hanno rubato la vittoria a Tirana» ha dichiarato Rama, dicendosi pronto ad «utilizzare tutti i mezzi legali e democratici» per rivendicare la sua vittoria. Entro la fine della settimana è atteso il verdetto da parte del Collegio elettorale sul ricorso presentato dal Partito socialista di Rama. In caso di esito sfavorevole «se la giustizia non fa giustizia, poi la gente troverà un suo modo per farsi giustizia» ha detto il leader dell'opposizione albanese, lanciando l'ipotesi di nuove proteste di piazza: quelle dello scorso gennaio sfociarono nella morte di quattro manifestanti durante violenti scontri con le forse dell'ordine.


Da parte sua, il vincitore Basha, cosiderato il delfino del premier Berisha, ha definito la sua vittoria «giusta e trasparente» frutto del «conteggio fino all'ultimo voto». Ma si è anche detto «disposto ad aspettare fino al completamento totale del processo per la proclamazione del risultato finale».

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