Lambro e Seveso esondano e la sinistra fa i tuffi

Su Milano e dintorni sono caduti 3,6 centimetri di pioggia. Abbastanza per far esondare, ancora una volta, Seveso e Lambro. Stavolta l’allarme è rientrato nel giro di poche ore ma i danni ci sono stati: i città il Seveso ha riempito di fango via Fulvio Testi e provocato una voragine nell’asfalto in via Tonale. Il Lambro ha invaso il parco e la comunità Exodus, oltre ad alcuni tratti delle campagne limitrofe. A rischio evacuazione per tutta la giornata di ieri un quartiere a Cologno Monzese e un canile a San Donato. Fortunatamente l’allerta è rientrata nel tardo pomeriggio. A non essere rientrate sono state invece le polemiche politiche. Il tema esondazione è un’onda cavalcata con piacere dal centrosinistra. I candidati alle primarie anti Moratti si tuffano mani e piedi nell’argomento. «È una vergogna, queste esondazione sono la prova della disfatta della giunta milanese» insorge Giuliano Pisapia. A fargli eco è il rivale Stefano Boeri che chiede di modificare il piano di governo del territorio sulle opere idrauliche.


Il vice del consiglio comunale Stefano Di Martino propone di conferire poteri speciali non solo al presidente lombardo Formigoni ma anche alla Protezione civile. E anche il presidente della Provincia Podestà torna a chiedere che Formigoni diventi commissario. E promette di accelerare i tempi sulla costruzione della vasca di laminazione.

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