Per le strade di Lampedusa la protesta degli immigrati, che con gli ultimi sbarchi hanno raggiunto quota 6500 sullisola e chiedono di essere trasferiti. Dentro, in municipio, la protesta delle donne, che hanno occupato il palazzo comunale e che lì resteranno, promettono, a oltranza nellattesa di vedere arrivare, nel pomeriggio di oggi, le sei navi con complessivi 10mila posti che dovrebbero finalmente portare via i clandestini. E nel frattempo, in questa Lampedusa stremata da settimane di assedio, oggi arriva il premier Silvio Berlusconi. Per rendersi conto di persona dellinferno che lisola sta vivendo. Per dire ai lampedusani che lo Stato cè e che lItalia non li ha abbandonati. E soprattutto per tranquillizzarli, per assicurare che sarà lui, in prima persona, a occuparsi dellemergenza Lampedusa, con un piano ad hoc stile allarme rifiuti a Napoli e terremoto a LAquila. Un piano che, in breve tempo, restituirà allisola la normalità.
La notizia della visita del capo del governo è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri, contemporaneamente a unaltra notizia che a Lampedusa ha provocato un po di sconforto: quella del rinvio di 24 ore, a domani, del Consiglio dei ministri dedicato allemergenza nellisola. Berlusconi ha già in mente un piano. Ieri sera, a palazzo Grazioli, il premier ha incontrato i ministri competenti, per metterlo a punto. E oggi lo illustrerà agli isolani, assicurando loro che il governo risolverà nel più breve tempo possibile questemergenza che, lo dicono le cifre rese note dal ministro dellInterno Roberto Maroni, hanno dimensioni da esodo biblico: ben 21.725 i clandestini arrivati dallinizio del 2011, e quasi tutti a Lampedusa, anche se ieri un altro blocco di 500 profughi è sbarcato a Pozzallo (Ragusa).
Hanno paura, i lampedusani. Paura che le sei navi promesse non arrivino, paura di continuare a vivere assediati. Anche ieri sul fronte sbarchi è stato un inferno: nella notte, in varie ondate, sono arrivati in 450, tra cui circa 200, per lo più eritrei e somali, salvati a largo. Un altro gruppo di una quarantina di migranti è arrivato nella tarda mattinata, e in serata erano in arrivo altri barconi. Proprio questo ha creato lemergenza pasti. «Duemila migranti sono senza cibo», ha denunciato il sindaco, Dino De Rubeis. La ditta ha smentito, la Regione ha inviato unulteriore cucina da campo. «Rinforzi» sono arrivati anche dalla Croce Rossa, che ha spedito nellisola unaltra squadra di 12 operatori. E oggi pomeriggio, con larrivo delle navi, la situazione dovrebbe cominciare a normalizzarsi. Il ministro Maroni ne è sicuro. I traghetti - cinque privati più la nave San Marco della Marina - «trasferiranno gli immigrati ha detto il ministro al Tg5 in strutture che con grande rapidità stiamo creando. Abbiamo un accordo con la Tunisia che prevede il rimpatrio dei clandestini una volta accertata la loro identità, ed è quello che faremo». Di «situazione inaccettabile» a Lampedusa ha parlato dagli Stati Uniti anche il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha ribadito il suo «appello allaccoglienza» a tutte le Regioni. Il presidente del Senato, Renato Schifani, sollecitando lintervento dellEuropa, ha invece ricordato che «Lampedusa va restituita ai lampedusani».
Ieri nellisola è stata anche la giornata delle polemiche politiche. Soprattutto quelle del governatore di Sicilia, Raffaele Lombardo, che al grido di «siamo tutti lampedusani» ha minacciato di portare la sua giunta e le mamme di Lampedusa a Palazzo Chigi, per protestare per il mancato invito al Consiglio dei ministri straordinario sullisola. «Non è mai troppo tardi», ha commentato Lombardo a proposito della visita del premier. A Lampedusa anche la protesta dei tunisini.
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