Milano - Ancora una volta l'Associazione nazionale dei magistrati parte all'attacco e nel mirino c'è sempre lui: Silvio Berlusconi. "Lo spettacolo di una piazza che grida e canta fuori dal palazzo di giustizia non ha precedenti nella storia delle democrazie liberali". Lo sottolinea in una nota l’Associazione nazionale magistrati, che "esprime vivo sconcerto e grande preoccupazione per quanto accaduto nei pressi del tribunale di Milano in concomitanza con la celebrazione di un processo nei confronti del Presidente del Consiglio. L’appello alla ’piazzà - prosegue l’Anm - la denigrazione dei magistrati, il clima di crescente e organizzata ostilità, simbolicamente rappresentata davanti ai luoghi in cui ogni giorno migliaia di cittadini sono processati in nome della legge, costituiscono un irresponsabile atto di delegittimazione di un fondamentale potere dello Stato e un palese tentativo di turbare la serenità dei magistrati nell’esercizio delle loro funzioni. Principio fondante dello Stato democratico di diritto è la celebrazione dei processi nelle aule di giustizia, luogo nel quale a ogni imputato la Costituzione della Repubblica e le leggi dello Stato assicurano diritti e garanzie processuali.
La magistratura italiana - conclude l’Anm - ha saputo affrontare con fermezza, compostezza e alto senso dello Stato momenti tragici della storia repubblicana, ma lo spettacolo di una piazza che grida e canta fuori dal palazzo di giustizia non ha precedenti nella storia delle democrazie liberali".L'Anm all'attacco: irresponsabile deligittimare le toghe
Ancora una volta l'Associazione nazionale dei magistrati parte all'attacco e nel mirino c'è sempre lui: Silvio Berlusconi. "Lo spettacolo di una piazza che grida e canta fuori dal palazzo di giustizia non ha precedenti nella storia delle democrazie liberali"
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