In un film di Edwige Fenech ci sarebbe stato poco da stupirsi. Ma sul lungomare di Rapallo, altro che sogno di un pomeriggio di mezza estate! Una donna in reggiseno e mutandine, sotto gli occhi di un gruppo di bambini. Non per colpa di quel Pierino del primo banco, ma di unaltra donna, che lha aggredita e spogliata, strappandole gonna e camicetta, costringendola a comprarsi qualcosa da buttarsi addosso nel primo negozio aperto che ha trovato. Storia di sei anni fa, 21 agosto 99 a essere precisi. Che poteva finire così come era nata, cioè da una lite tra bambini che giocano, sfociata nella «vendetta» tra le madri che li osservano. E che invece è proseguita davanti a un giudice. Per di più con laggredita sul banco degli imputati, accusata di ingiurie, lesioni e minacce.
Per la cronaca, e per la soddisfazione dellavvocato Paola Falcone dello studio Quacquaro che lha assistita, limputata è stata assolta per aver «risposto» per legittima difesa. Ma la notizia non sta neppure stavolta nellordinanza del giudice Paolo Benasso. Perché sei anni dopo lo strip-tease sul lungomare, la sfida è proseguita in aula. La querelante, che poi era colei che aveva stracciato gonna e camicetta alla rivale, ha dato in escandescenza davanti al giudice, si è scagliata - a parole - contro una testimone prima ancora che iniziasse la sua deposizione, ed è stata allontanata a forza. Finito? Macché.
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