L'asse Salvini-Meloni si rafforza e punta ad attrarre gli scontenti

L'intesa tra i due leader di Lega e Fratelli d'Italia è nata grazie anche alla mediazione e all'influenza di Marine Le Pen. A fine mese si ritroveranno insieme in una manifestazione romana. Avviato il corteggiamento di Raffaele Fitto, nel nome del "no a Renzi", ma quest'ultimo non vuole lasciare Forza Italia

L'asse Salvini-Meloni si rafforza e punta ad attrarre gli scontenti

Un percorso comune, nel segno dell'opposizione a Matteo Renzi. L'asse Matteo Salvini-Giorgia Meloni - sperimentato in occasione dell'elezione del Capo dello Stato con la comune convergenza sul nome di Vittorio Feltri - continua a rafforzarsi. Il feeling tra i due esponenti non è mai stato un mistero. L'accelerazione decisiva è, però, arrivata un paio di settimane fa, dopo la partecipazione di Marine Le Pen a «DiMartedì». Alla fine della trasmissione i leader della Lega e di Fratelli d'Italia si ritrovarono a cena, alla presenza anche di Giulio Terzi e Ignazio La Russa, con la numero uno del Front National. E la pasionaria della nuova destra francese lanciò loro un invito: «Trovate 4-5 temi che vi uniscano e lavorate insieme per stringere una vera alleanza. Vi rafforzerete entrambi». Una raccomndazione indirizzata a quelli che lei considera i suoi alter ego italiani, i naturali alleati in sede europea per costruire una vera Europa delle nazioni. Matteo Salvini e Giorgia Meloni il giorno dopo si sono rivisti a pranzo e hanno iniziato a ragionare insieme sul da farsi.
La prova generale della nuova intesa sarà la manifestazione capitolina di fine mese. La Lega aveva già messo in cantiere per il 28 febbraio a Roma un corteo per dire «Renzi a casa». Fratelli d'Italia era inizialmente orientata a mettere in campo un'operazione simile agli inizi di marzo. Le due iniziative, poi, sono state fuse in un unico appuntamento con i due leader destinati a condividere quindi lo stesso palco. Altre iniziative stanno, comunque, prendendo corpo. Ad esempio quella fissata per domenica a Roma dal titolo «Un nuovo inizio», organizzata dal Movimento Prima l'Italia e curata da Isabella Rauti, figlia di Pino, iscritta a Fratelli d'Italia. Il suo scopo è quello di «riaggregare» dopo «tante diaspore» e recuperare «energie» perse per strada. E anche da lei non viene manifestata alcuna preclusione verso Salvini. «Il dialogo con il leader leghista è possibile perché, al di là dei punti di disaccordo, come il tema della nazione, dello Stato, dell'identità e del Mezzogiorno, ci sono temi comuni: la critica all'euro, la critica all' Europa tedesca e dei trattati che ci stanno stritolando, l'emergenza immigrazione. Ma la destra questo dialogo lo deve disegnare da capo e senza nessun complesso di inferiorità».
Nel progressivo avvicinamento di Lega e Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale c'è un altro soggetto che potrebbe aggiungersi, se non oggi in un domani chissà quanto lontano. I fittiani non fanno mistero che ci siano stati contatti tra Salvini e Raffaele Fitto. Il segretario della Lega avrebbe alzato il pressing sul dirigente pugliese di Forza Italia per convincerlo a formare con lui un nuovo contenitore capace di muoversi a livello nazionale. Il punto di incontro politico sarebbe la coincidenza delle posizioni anti-Nazareno. É evidente che il leader leghista avrebbe la possibilità di dialogare con un elettorato moderato e «sudista». Nel progetto Giorgia Meloni potrebbe, invece, ottenere un trampolino elettorale importate per puntare alla conquista del Campidoglio.

Fitto, però, non sembra affatto intenzionato a lasciare Forza Italia e vuole continuare a combattere la sua battaglia dall'interno. Anche se qualcuno azzarda che qualcosa potrebbe cambiare all'indomani delle elezioni regionali.

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