Laudati: gravi errori nelle inchieste su Tarantini

Il procuratore di Bari davanti al Csm: "Nelle inchieste su Tarantini e la sanità pugliese sono stati fatti gravi errori". Poi: "Ci sono dei pm i quali fanno una vagonata di intercettazioni telefoniche, provvedimenti raffazzonati, divulgazione di atti"

Laudati: gravi errori nelle inchieste su Tarantini

Il procuratore di Bari Antonio Laudaticritica un certo tipo di magistratura: "Ci sono dei pm i quali fanno una vagonata di intercettazioni telefoniche, provvedimenti raffazzonati, divulgazione di atti, processi che non si sa se, come, quando...". Nelle inchieste su Tarantini e sulla sanità pugliese sono stati commessi "gravi errori". Come la perquisizione nella casa dell’imprenditore che "bruciò" "l’intercettazione del secolo", quella di "Tarantini su Berlusconi". È quanto ha detto il procuratore di Bari Antonio Laudati il 22 settembre scorso al Csm. La perquisizione venne fatta a casa di Tarantini e alla Tecno Hospital per acquisire i libri contabili dell’impresa. E, a seguito di quest’atto, "quella mattina Tarantini ha fatto un sms e l’intercettazione è stata bruciata", ha raccontato il procuratore. E ai consiglieri del Csm ha fatto capire la portata dell’errore dei pm baresi con un paragone: "è come se avessi l’indagine sul narcotraffico più importante al mondo, sto per prendere 400 tonnellate di cocaina e vado a fare a casa del narcotrafficante intercettato una perquisizione per acquisire il riscontro della contravvenzione stradale perchè è passato con il semaforo rosso".

Ha detto di sentirsi un "capro espiatorio" il procuratore di Bari Antonio Laudati il 22 settembre scorso davanti al Csm. Vittima di accuse "false e calunniose" da parte dell’ex sostituto del suo ufficio Giuseppe Scelsi e del colonnello della Guardia di Finanza Salvatore Paglino, che si riferiscono alla riunione informale sulle inchieste Tarantini che Laudati avrebbe tenuto prima di insediarsi nell’incarico di procuratore di Bari e nella quale si sarebbe presentato come "uomo di Alfano". "Ritengo di essere stato vittima - ha detto - di un’operazione dietrologica.

E se un giorno la procura di Lecce o chiunque dimostrerà che veramente la riunione è andata come dicono Scelsi o Paglino, per favore nel mio interesse mandatemi in manicomio perchè evidentemente ho perso il senno". 

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