Lavare i vetri non è reato I pm boicottano gli «sceriffi»

Tanto rumore per nulla. Il caso dei lavavetri di Firenze finisce nel cestino della legge. Il sindaco evoca arresti e fogli di via. La procura replica che al massimo si può pensare a un multa. Risultato: le denunce saranno archiviate. La richiesta è stata depositata al Gip dal procuratore capo di Firenze Ubaldo Nannucci, con la motivazione che «il mestiere girovago di lavavetri è previsto dalla legge come illecito amministrativo e non può essere oggetto di illecito penale». Il procuratore aggiunge che, in merito alle ipotesi dell’esistenza di un racket, «non c’è stata nessuna segnalazione di questo tipo». L’ordinanza di Palazzo Vecchio, che scade il 31 ottobre, prevede per i lavavetri colti in flagranza di reato un’ammenda fino a 206 euro o l’arresto fino a tre mesi.
Esulta Rifondazione comunista in una nota congiunta delle capogruppo in consiglio comunale, Anna Nocentini, e in consiglio regionale, Monica Sgherri, che sottolineano come il Prc, abbia «sempre sostenuto che non si poteva, in punta di diritto, configurare in nessun caso nei confronti dei lavavetri un reato penale. Ancora maggior rilievo assume il fatto, come si evince dalle dichiarazioni del procuratore - continua la nota - che ad oggi non si hanno notizie del presunto racket che avrebbe giustificato l’emanazione dell’ordinanza. Rifondazione comunista ha comunque depositato il ricorso al Tar contro l’ordinanza in questione».
Il sindaco Leonardo Domenici tuttavia non si perde d’animo e in una nota dichiara che «stiamo riflettendo sulle osservazioni contenute nell’atto di Nannucci e stiamo mettendo a punto una nuova ordinanza. Il nostro obiettivo è quello di tenere conto delle considerazioni del procuratore, mantenendo la finalità di tutela delle incolumità dei cittadini, senza attenuare l’efficacia applicativa del provvedimento». Anche l’assessore alla sicurezza e alla vivibilità urbana del comune di Firenze, Graziano Cioni, autore dell’ordinanza, non ha intenzione di fermarsi e ora intende colpire anche i posteggiatori abusivi. «Un fenomeno sempre più invasivo e preoccupante, per combattere il quale oggi non abbiamo gli strumenti adeguati - afferma Cioni -. Per questo il problema dei posteggiatori abusivi sarà all’ordine del giorno della prossima riunione del Comitato provinciale per la sicurezza pubblica. Sarà l’occasione per definire quali siano gli strumenti più idonei per intervenire in maniera efficace». Secondo i dati del comune a Firenze operano una ventina di posteggiatori abusivi, per lo più italiani residenti in città, di origine campana o siciliana. Da gennaio 2007 i vigili hanno elevato 111 contravvenzioni e denunciato 11 persone. I parcheggiatori sarebbero minacciosi ed insistenti, e a volte violenti, e il fenomeno è aumentato negli ultimi anni.
Intanto un’indagine effettuata tra il 5 e il 7 settembre da Publicares (Gruppo Swg) rivela che il provvedimento del comune di Firenze nei confronti dei lavavetri ottiene il consenso del 79% degli italiani. I favorevoli arrivano all’88% tra gli elettori di centrodestra, ma tocca il 78% dei consensi anche nel centrosinistra e il 63% nella sinistra.

L’ordinanza è apprezzata in tutte le aree del Paese, con dati che oscillano tra l’80% al Nord-Ovest e il 71% al Sud. Per quanto riguarda le fasce di età i più freddi sono i giovani che comunque approvano il provvedimento nel 60% dei casi. Una percentuale che sale all’80% tra i trentenni e all’82% tra gli anziani.

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