Lavoro nero al Car: un arresto e quindici espulsioni

Un cittadino egiziano clandestino arrestato, un dettagliante ortofrutticolo che dall’esterno si riforniva al Centro agroalimentare di Roma (Car) denunciato in stato di libertà, avvio delle procedure di espulsione per 15 extracomunitari senza permesso di soggiorno. Questo il bilancio dell’ultimo intervento di contrasto allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina messo a segno ieri dai Carabinieri della Compagnia di Tivoli all’interno del Car. L’accusa per il dettagliante ortofrutticolo è di «aver offerto impiego a lavoratori extracomunitari privi di regolare permesso di soggiorno». La presenza quotidiana all’interno del Car dei militari, in accordo con il management del Centro che da mesi è impegnato a fronteggiare il fenomeno collaborando con la prefettura e le forze dell’ordine, tende a contrastare l’impiego irregolare di cittadini extracomunitari in grado di offrire forza lavoro a basso costo a favore di produttori e acquirenti.


I carabinieri ricordano in una nota che giornalmente e sin dalle prime luci dell’alba, da diverse periferie della capitale ed addirittura dal litorale romano, decine di cittadini extracomunitari, per la maggior parte di origine maghrebina, si dirigono verso il Car ove, una volta varcata la recinzione, mettono letteralmente «in vendita» al miglior offerente la propria manodopera a prezzi molto inferiori rispetto a quelli di mercato, trovando - sottolineano i militari - spesso la complicità dei grossisti e degli imprenditori del settore».

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