Economia

Lavoro, retribuzioni ancora in aumento: +2,4%

Ad agosto, secondo quanto riferisce l’Istat, l’indice delle retribuzioni orarie contrattuali, ha presentato un incremento dello 0,3%rispetto al mese precedente e del 2,4% rispetto ad agosto 2008. Diminuiscono le ore di sciopero (-71,4%)

Lavoro, retribuzioni ancora in aumento: +2,4%

Roma - Crescono le retribuzioni in Italia. Ad agosto, secondo quanto riferisce l’Istat, l’indice delle retribuzioni orarie contrattuali, ha presentato un incremento dello 0,3 per cento rispetto al mese precedente e del 2,4 per cento rispetto ad agosto 2008.

Crescono le retribuzioni L’aumento registrato nel periodo gennaio-agosto 2009, in confronto al corrispondente periodo dell’anno precedente, è del 3,1 per cento. Alla fine di agosto 2009 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore relativamente alla sola parte economica riguardano l’86,7 per cento degli occupati dipendenti rilevati per il periodo di riferimento degli indici (dicembre 2005); a essi corrisponde una quota dell’84,9 per cento del monte retributivo osservato. Per quanto riguarda i contratti collettivi e le retribuzioni contrattuali, riferisce l’Istat, l’incremento congiunturale dello 0,3 per cento dell’indice delle retribuzioni orarie contrattuali registrato ad agosto è il risultato di miglioramenti economici previsti in sei contratti.

Gli aumenti di agosto Nel mese di agosto, a fronte di una variazione tendenziale media di più 2,4 per cento, gli incrementi più elevati si osservano per: acqua e servizi di smaltimenti rifiuti (5,1 per cento), agricoltura (3,9 per cento) e ministeri e altri servizi privati (3,8 per cento per entrambi gli aggregati). Gli aumenti più contenuti riguardano: attività dei vigili del fuoco (0,6 per cento) alimentari bevande e tabacco (1,3 per cento), commercio e trasporti, servizi postali e attività connesse (per entrambi 1,5 per cento). La variazione dell’indice delle retribuzioni orarie è nulla per i contratti telecomunicazioni, militari-difesa e forze dell’ordine. Relativamente all’insieme dei contratti monitorati dall’indagine, ad agosto nessun contratto è stato rinnovato mentre è scaduto l’accordo autorimesse e autonoleggio. Conseguentemente, alla fine di agosto sono in vigore 54 accordi che regolano il trattamento economico di circa 11,3 milioni di dipendenti; a essi corrisponde un’incidenza, in termini di monte retributivo, pari all’84,9 per cento.

I contratti ancora da rinnovare Per contro, risultano in attesa di rinnovo 24 contratti, che coinvolgono circa 1,7 milioni di dipendenti e corrispondono al 15,1 per cento del monte retributivo totale. La quota di contratti nazionali vigenti risulta molto elevata in tutti i settori: ad agosto la copertura è totale per l’agricoltura, mentre è rispettivamente pari al 92,0, all’80,2 e all’80,4 per cento per l’industria, i servizi privati e la pubblica amministrazione. Ove non avvenissero rinnovi, sottolinea l’Istat, la quota (in termini di monte retributivo contrattuale rispetto al totale osservato nel dicembre 2005) dei contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore rimarrebbe costante fino a dicembre 2009 per poi scendere al 27,9 per cento a partire da gennaio del 2010. L’indice delle retribuzioni orarie contrattuali per l’intera economia, proiettato per l’anno 2009 in base alle sole applicazioni previste dai contratti in vigore alla fine di agosto 2009, registrerebbe un incremento medio annuo del 3,0 per cento. Con riferimento al semestre settembre 2009-febbraio 2010, in assenza di rinnovi il tasso di crescita tendenziale dell’indice generale salirebbe nei mesi di settembre e ottobre per poi diminuire progressivamente nei mesi successivi, fino all’1,5 per cento a febbraio 2010. Ad agosto, relativamente all’intera economia, la quota di dipendenti in attesa di rinnovo è pari al 13,3 per cento, in lieve crescita rispetto a luglio 2009 (13,1 per cento) e in forte calo in confronto ad agosto 2008 (27,8 per cento). I mesi di attesa per i lavoratori con il contratto scaduto sono, in media, 15,4, in aumento rispetto a luglio 2009 (14,6) ma soprattutto rispetto a un anno prima (10,5).

L’attesa media distribuita sul totale dei dipendenti è di due mesi, maggiore rispetto al mese precedente (1,9) ma inferiore rispetto ad agosto 2008 (2,9 mesi).

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