Roma«Nessun allarme sociale», ha assicurato ieri il ministro dellEconomia Giulio Tremonti a Bruxelles per una riunione dellEcofin. E il riferimento era in particolare alloccupazione. Ed effettivamente ieri, per la prima volta, sono arrivati segnali incoraggianti da uno dei più importanti indicatori che riguardano il lavoro. La comunicazione è arrivata dal ministro Maurizio Sacconi. Dopo mesi di boom, per la prima volta in giugno è sceso il ricorso alla cassa integrazione. La diminuzione è stata dell8,08 per cento rispetto al mese precedente, dovuta soprattutto allindustria (-10,78 per cento) e alledilizia (-15,93 per cento). «È un primo dato positivo», ha commentato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, «che non è contraddetto dalla crescita della cassa integrazione in deroga determinata dalla conduzione a regime dellaccordo tra Stato e Regioni». Il segnale che la tendenza sta cambiando anche se il ricorso agli ammortizzatori sociali è ancora molto superiore alla media. La Cig rispetto allanno scorso è aumentata del 419 per cento con 373 milioni di ore autorizzate nel primo semestre del 2009.
Le risorse messe dal governo per gli ammortizzatori per Tremonti sono quindi «ben spese». E con tutta probabilità sono sufficienti. Ma il governo è in campo anche per garantire la liquidità alle aziende e il ministro Tremonti ha annunciato che intende chiedere alle banche «un rendiconto» di quanto fatto per garantire alle imprese il credito. «Vediamo i risultati, man mano che il capitale viene acquisito dalle banche, vedremo quanto esce» verso le imprese. Poi, ha annunciato, «a settembre riferiremo in Parlamento».
Daltro canto per i banchieri, secondo il ministro, questo non è stato un anno negativo.
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