Lavoro

Bancari: aumento di 435 euro e orario a 35 ore. Ecco come cambia il contratto

Si pensa al nuovo accordo dopo che il vecchio contratto è scaduto. I sindacati dei bancari chiedono un aumento del compenso mensile e 35 ore settimanali

Bancari: aumento di 435 euro e orario 35 ore. Ecco come cambia il contratto

Col contratto scaduto a fine 2022, i dipendenti bancari si preparano a un nuovo accordo, e i loro sindacati sono pronti a dare battaglia per chiedere maggiori garanzie. Fra le richieste che presenteranno all'Abi i sindacati Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin, rientrano un aumento dello stipendio di 435 euro lordi mensili e una riduzione dell'orario di lavoro. Si tratterebbe di 30 minuti in meno al giorno, passando dalle 37.5 ore alle 35 ore settimanali.

Il rinnovo del contratto collettivo

Il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro riguarda quasi 270mila lavoratori, e le rappresentanze sindacali sono al lavoro per ottenere maggiori benefici per la categoria. A breve si terrà un'assemblea dei lavoratori, durante la quale si dovrà approvare quanto proposto dai sindacati. In caso di via libera, una richiesta ufficiale sarà presentata all'Abi e verrà probabilmente avviato il negoziato vero e proprio.

Le cinque sigle sindacali hanno rilasciato una nota comune nel quale spiegano le ragioni di quanto da loro rivendicato. L'aumento di 435 euro, a loro dire, tiene conto della crisi economica attuale e dell'aumento dell'inflazione. Altra motivazione è la redistribuzione della maggiore produttività.

Nel documento in esame, si legge infatti che si tratta di "una proposta forte contro ogni deriva destrutturante e la risposta al disagio lavorativo sempre più diffuso, che si evidenzia anchenei fenomeni delle grandi adesioni alle uscite con il Fondo di solidarietà e delle dimissioni del personale più giovane".

Viene inoltre fatta richiesta di allargare l'area contrattuale così da estendere il perimetro di applicazione del Contratto collettivo nazionale di lavoro e introdurre dei limiti certi alle attività appaltabili/accessorie. Chiesto anche la reintegra nel caso di licenziamenti ingiustificati e una norma che regoli il lavoro da remoto. Fra le proposte, anche quella di "introdurre una serie di momenti di confronto con le organizzazioni sindacali per provare ad intervenire sull'organizzazione del lavoro ed incidere sulla situazione dei carichi di lavoro e la carenza degli organici".

Per quanto concerne le richieste economiche, viene inoltre rivendicato "il riconoscimento esplicito che i contributi datoriali alla previdenza complementare, assistenza sanitaria ed LTC, in quanto forme di retribuzione contrattuale 'differita' e 'indiretta'", "riformare le voci 'indennità di turno' e 'reperibilità'", "la rivalutazione di tutte le altre voci economiche (scatti, diarie, indennità, borse di studio, ecc.) in misura pari alla rivalutazione delle tabelle retributive", e "incrementare di uno scatto gli attuali scatti di anzianità anche in relazione al registrato innalzamento dell'età pensionabile, riconoscendo il 'senso di appartenenza' e 'l'anzianità professionale'".

Chiusi due sportelli bancari al giorno

Mentre Fisac Cgil lancia un allarme a Bankitalia, precisando in un suo elaborato che ogni giorno in Italia chiudono due sportelli bancari, con la conseguente perdita di 15 dipendenti che giorno per giorno spariscono, le cinque sigle sindacali dei bancari rivendicano la loro proposta, spiegando che il Contratto collettivo nazionale è l'occasione giusta per rispondere ai lavoratori.

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