Un volume d'affari imponente: ecco quanto vale il Giro d’Italia

Quest'anno il Giro d'Italia ha generato introiti economici per circa 2 miliardi di euro. Ecco qual è stato l'impatto sul territorio

Un volume d'affari imponente: ecco quanto vale il Giro d’Italia
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C'è già grande attesa tra gli appassionati di uno tra gli sport più amati di sempre, il ciclismo, per il Giro d'Italia 2024. La nuova edizione, presentata nelle scorse ore a Trento, è in programma dal 4 al 26 maggio del prossimo anno. L'entusiamo e la partecipazione è tale che il Giro dello scorso anno ha generato introiti per ben due miliardi di euro "dimostrando la sua forza attrattiva e producendo valore economico per i territori che lo hanno accolto" come spiegano gli esperti di Banca Ifis che ha condotto il primo studio scientifico per stimare l’impatto economico e individuare comportamenti, attitudini e identikit degli spettatori e dei turisti sui territori.

Nel dettaglio dell’analisi dell'Istituto bancarario, ben 620 milioni di euro dei complessivi due miliardi di ricavi sono dovuti "all’impatto immediato prodotto dalla spesa degli spettatori lungo le tappe della kermesse e dalla macchina organizzativa dell’evento", spiega il comunicato. Il restante 1,4 miliardi di euro è stato prodotto da benefici economici "differiti", in pratica dalle spese di chi, dopo aver partecipato (in presenza o da remoto) all’evento, è tornato a visitare i luoghi toccati dal Giro nell'arco di 12-18 mesi generando nuovi introiti turistici.

Lo studio ha messo in mostra che l'appeal senza tempo del Giro d’Italia si basa su due pilastri: il brand che attira i migliori professionisti da tutto il mondo e la cornice delle tappe che può contare su paesaggi, luoghi e attrattive che sono invidiate da tutto il mondo, in una sola parola Italia. Nel 2023 gli spettatori che lo hanno seguito dal vivo sono stati più di due milioni di cui il 7,3% stranieri: ognuno di loro ha seguito mediamente due tappe e mezzo per una spesa media giornaliera di 121 euro a persona. Per poter seguire più di una tappa, inoltre, uno spettatore su tre ha pernottato in strutture interessate dalla manifestazione. "Le attività di questa fetta di tifosi, sommate a una macchina organizzativa da oltre 2.300 persone coinvolte lungo i 45 giorni di attività, sono gli elementi che contribuiscono a creare l’impatto economico immediato sui luoghi toccati dal Giro", spiega Banca Ifis.

Nel complesso, però, le presenze sono arrivate a cinque milioni: 2,1 milioni dal vivo e 1,8 milioni di spettatori che lo hanno seguito tramite i media. Molto flodida anche l'industria delle bike nel nostro Paese con il 77% dei team che ha scelto bici o componenti Made in Italy. Il volano del marketing turistico e della promozione del territorio è incredibile: il 59% di chi ha partecipato alla scorsa edizione lo aveva già fatto in passato mentre per il restante 41% si trattava di una prima volta. "L’analisi delle preferenze e delle scelte di acquisto degli spettatori e dei turisti nel territorio del Giro 2023 costituisce una prima e importante conferma del modello economico del Turismo Esperienziale". concludono gli esperti, sviluppato da Banca Ifis per il 30esimo anniversario di Federturismo Confindustria.

"Lo studio di approfondimento sul Giro d’Italia - ha spiegato al Corriere il Presidente di Banca Ifis, Ernesto Furstenberg Fassione evidenzia le caratteristiche internazionali e di grande prestigio", sottolineando il valore economico generato e gli impatti positivi sulle persone ma anche sull'ambiente. Urbano Cairo, presidente di Rcs MediaGroup, ha dichiarato che "Il Giro è un evento internazionale in grado di produrre ricchezza sul territorio e questi numeri ne rappresentano una ulteriore conferma.

Il valore non è soltanto di breve periodo ma genera benefici anche sul medio-lungo grazie a chi ha assistito direttamente al passaggio del Giro e ritorna in quei luoghi nonché ai tanti spettatori che lo hanno seguito su tutte le piattaforme e hanno deciso di recarsi successivamente alla scoperta dei luoghi toccati dalla manifestazione".

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