L'Azienda Italia punta sulla soddisfazione dei dipendenti

Incentivi, fringe benefit e corsi di formazione sempre più gettonati. Ma la richiesta sale ancora

L'Azienda Italia punta sulla soddisfazione dei dipendenti
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Non è più un oggetto misterioso, né tantomeno una pratica accessoria. Il welfare aziendale è ormai riconosciuto come una straordinaria risorsa per le imprese, come un fattore abilitante e fondamentale per la soddisfazione dei lavoratori e trattenere i migliori talenti.

In un contesto di grandi cambiamenti nelle dinamiche occupazionali, la consapevolezza su questo argomento è progressivamente aumentata negli anni, soprattutto nel mondo delle piccole e medie imprese. Dal 2016 al 2024, il numero di pmi che hanno raggiunto un livello alto o molto alto di welfare aziendale è triplicato, passando dal 10,3% al 33,3%. Al contempo, le realtà produttive con un livello iniziale di welfare sono significativamente diminuite, passando dal 48,9% al 25,5%. Questi dati si accompagnano a un crescente desiderio dei lavoratori di essere riconosciuti e ascoltati nei loro bisogni: il VII Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale riferisce che l'89,2% di essi ritiene questo aspetto essenziale. I lavoratori che conoscono il welfare erano il 60,2% nel 2018 e sono l'81,8% nel 2024. Questo dimostra il progressivo diffondersi di una cultura al riguardo, unita però alla convinzione che sul tema si possa fare ancora di più. L'84,2% degli occupati dichiara infatti che nella propria azienda sarebbe importante introdurre o potenziare il welfare e si avvicina al 90% la quota di chi lo vorrebbe personalizzato, con offerte modulate sulle esigenze di ciascuno. Questa tendenza risulta condivisa anche dal 95% delle aziende, che esprime un giudizio positivo sull'evoluzione del welfare aziendale verso un approccio individuale. Così, agli strumenti più noti, come gli incentivi alla conciliazione o i fringe benefit, si aggiungono ora nuove attenzioni che riguardano la formazione dei lavoratori, il rapporto con il territorio, la salute, la promozione del capitale umano e il welfare di comunità.

Del resto, le più recenti analisi evidenziano come il welfare contribuisca non solo al benessere dei lavoratori, ma anche all'aumento della produttività e del fatturato.

Le imprese con un welfare più evoluto ottengono infatti performance di produttività decisamente superiori alla media e crescono più velocemente nei risultati economici e nell'occupazione. Il rafforzamento delle pmi passa dunque da una nuova capacità di investire sui servizi e sugli strumenti di welfare aziendale, intesi anche come fattore che facilita l'innovazione.

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