Lazio Lotito apre a Rossi: il rinnovo è possibile

Scavalcato il successo in coppa Italia, la Lazio sbarca a Palermo per fare passerella davanti all'ex Fabio Liverani, cervello della formazione guidata da Davide Ballardini che contende alla Roma la sesta piazza, ultima poltrona libera per accedere all’Europa. Dove la Lazio ci sta da tre giorni che è un piacere, con buona pace di chi considera la Tim cup un portaombrelli, comunque geniale fotografia regalata dall'opinionista Franco Melli ai tempi della gestione Cragnotti. Delio Rossi sottolinea che «la forza di un professionista è quella di non sentirsi mai appagato, di alzare sempre l’asticella più in alto». Chiaro il concetto, non si deve mollare a tre giornate dalla fine anche se l’obiettivo è stato raggiunto. «Per arrivare a novanta ci vuole del tempo, per arrivare da novanta a cento molto di più» chiosa Rossi che poi aggiunge «Le motivazioni fanno la differenza, mi auguro sempre di avere giocatori con motivazioni radicate». A onor del vero va comunque spiegato che a Formello l’euforia regna ancora sovrana («Sono quattro notti che non dormo. Credo che sarà il tempo ha dare l’esatta dimensione di ciò che abbiamo fatto. La mia sensazione è che sia stata un’impresa») e bisognerà cercare di tornare con i piedi per terra per non prendere un’imbarcata in Sicilia, tipo la scoppola patita due settimane fa a Cagliari. Una cosa è certa, la Lazio non falserà il torneo con un atteggiamento molle negli ultimi 270 minuti. Anche se Rossi ha in mente di dare spazio a chi ha giocato finora solo scampoli di partite: «Queste tre ultime partite - spiega - serviranno per vedere chi ha giocato di meno, per dare la possibilità a questi ragazzi di dimostrare che meritavano più spazio. Penso sia importante anche per la società, che deve rendersi conto con chi ripartire e chi riconfermare. Mi dispiace per qualche elemento della Primavera che non potrò inserire». Torna fra i pali Carrizo, chiamato al contrappello con la speranza che offra le stesse garanzie regalate da Muslera quando è stato richiamato fra i pali. Davanti al sudamericano, largo al quartetto De Silvestri, Rozenhal, Radu e Kolarov, mentre a centrocampo si divideranno le maglie da titolare Ledesma, Matuzalem, Dabo e Del Nero. Poi Zarate e Rocchi in attacco, con Pandev in panca e la speranza Mendicino pronta comunque a subentrare in corso d’opera. Arbitra il signor Carmine Russo, della sezione di Nola, quasi un habituè per la formazione rosanero, già diretta nella sfida di san Siro contro l’Inter.


Ieri ha parlato anche Claudio Lotito, che ha incentrato il discorso sulla questione del prolungamento del rapporto di lavoro con l’allenatore: «Mi auguro che da qui a brevissimo possa arrivare il rinnovo del contratto, Rossi non ha mai manifestato l’interesse di andare via e la società non ha mai messo in dubbio la sua permanenza». Convinto lui, convinti tutti. Ormai Lotito è riuscito nell’impresa di farsi amare pure da chi non lo sopportava per partito preso.

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