Prima di tutto lapproccio al campionato. Si comincerà col Cagliari, squadra che Pasquale Foggia conosce bene e che lha consacrato come una delle migliori ali dItalia, uno dei pochi esterni capaci di saltare luomo con estrema facilità. In Sardegna il furetto che il presidente Lotito ha rivoluto a tutti i costi, ha lasciato ricordi straordinari e anche una piccola magagna, la bega con lex compagno di squadra Marchini.
Acqua passata sia la litigata che lesperienza sarda, al punto che il napoletano ha dimostrato che lui, a Formello, ci sta che è un piacere. Ha parlato già di affetto per la maglia e sottolineato il desiderio di dimostrare alla platea biancoceleste che le giocate che hanno infiammato lo scorso anno il SantElia sono nulla in confronto a quello che potrà fare a Roma. Insomma, al contrario di quel che si pensa allesterno, in casa-Lazio si sta bene. Nei giorni scorsi lha spiegato il portiere Carrizo, che sè detto entusiasta di questesperienza agli ordini di Delio Rossi e in sintonia con le sue dichiarazioni ci sono stati anche gli altri tesserati di via di Santa Cornelia. Dove potrebbe restare perfino Massimo Mutarelli, se solo il signor Lotito riuscirà a convincere lallenatore di Rimini che il centrocampista può ancora tornare utile alla causa. La trattativa per la cessione al Torino non si sblocca e il deus ex machina laziale proverà a fare di necessità virtù, anche se il procuratore del giocatore (lex attaccante del Bologna Massimo Marronaro), ha spiegato che il suo «assistito è molto contrariato per la situazione che sta vivendo».
In stand-by la questione Mutarelli, cè spazio per altre questioni. Il presidente parlerà con Pandev e Ledesma dei rispettivi contratti. Lotito li vuole blindare per evitare di lasciarseli sfuggire con fra dodici mesi: balcanico e sudamericano chiedono un ingaggio almeno allaltezza di Tommaso Rocchi (top player di Formello) ed è facile ipotizzare che saranno accontentati. Per il resto, lorganico è al completo dopo larrivo del romeno Moti, anche se cè un ultimissimo tassello da mettere al posto giusto, il rinnovo contrattuale di Stefano Mauri. Il ventottenne brianzolo ha chiesto di essere tesserato fino al 2013 e dovrebbe essere accontentato.
Ne deriverà, in questa maniera, una squadra rafforzata rispetto alla scorsa stagione e che potrà contare sullo zoccolo duro dei «vecchi» Siviglia, Cribari, Dabo e Rocchi, oltreché su giovani interessanti accalappiati dal meno amato dei presidenti della storia laziale con la formula del leasing.
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