LAZIO, ritorna Foggia e si chiude il mercato

Ultima mossa rinnovare l’accordo con Stefano Mauri

Prima di tutto l’approccio al campionato. Si comincerà col Cagliari, squadra che Pasquale Foggia conosce bene e che l’ha consacrato come una delle migliori ali d’Italia, uno dei pochi esterni capaci di saltare l’uomo con estrema facilità. In Sardegna il furetto che il presidente Lotito ha rivoluto a tutti i costi, ha lasciato ricordi straordinari e anche una piccola magagna, la bega con l’ex compagno di squadra Marchini.
Acqua passata sia la litigata che l’esperienza sarda, al punto che il napoletano ha dimostrato che lui, a Formello, ci sta che è un piacere. Ha parlato già di affetto per la maglia e sottolineato il desiderio di dimostrare alla platea biancoceleste che le giocate che hanno infiammato lo scorso anno il Sant’Elia sono nulla in confronto a quello che potrà fare a Roma. Insomma, al contrario di quel che si pensa all’esterno, in casa-Lazio si sta bene. Nei giorni scorsi l’ha spiegato il portiere Carrizo, che s’è detto entusiasta di quest’esperienza agli ordini di Delio Rossi e in sintonia con le sue dichiarazioni ci sono stati anche gli altri tesserati di via di Santa Cornelia. Dove potrebbe restare perfino Massimo Mutarelli, se solo il signor Lotito riuscirà a convincere l’allenatore di Rimini che il centrocampista può ancora tornare utile alla causa. La trattativa per la cessione al Torino non si sblocca e il deus ex machina laziale proverà a fare di necessità virtù, anche se il procuratore del giocatore (l’ex attaccante del Bologna Massimo Marronaro), ha spiegato che il suo «assistito è molto contrariato per la situazione che sta vivendo».
In stand-by la questione Mutarelli, c’è spazio per altre questioni. Il presidente parlerà con Pandev e Ledesma dei rispettivi contratti. Lotito li vuole blindare per evitare di lasciarseli sfuggire con fra dodici mesi: balcanico e sudamericano chiedono un ingaggio almeno all’altezza di Tommaso Rocchi (top player di Formello) ed è facile ipotizzare che saranno accontentati. Per il resto, l’organico è al completo dopo l’arrivo del romeno Moti, anche se c’è un ultimissimo tassello da mettere al posto giusto, il rinnovo contrattuale di Stefano Mauri. Il ventottenne brianzolo ha chiesto di essere tesserato fino al 2013 e dovrebbe essere accontentato.
Ne deriverà, in questa maniera, una squadra rafforzata rispetto alla scorsa stagione e che potrà contare sullo zoccolo duro dei «vecchi» Siviglia, Cribari, Dabo e Rocchi, oltreché su giovani interessanti accalappiati dal meno amato dei presidenti della storia laziale con la formula del leasing.

Forse Lotito, che ha respinto perfino gli assalti di chi aveva intenzioni di mettere le mani sulla «sua» Lazio certo non per portarla alla ribalta calcistica, è meno disattento di quanto si è pensato all’inizio della sua avventura al timone del gruppo-Lazio. Quest’anno non ha riportato la squadra in Champions, ma ha comunque offerto dodici mesi di relax ai tifosi.

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