La Lazio saluta Zarate E oggi tocca a Carrizo

È il gran giorno di Juan Pablo Carrizo, portiere della discordia biancoceleste: oggi viene presentato - finalmente! - a Formello, ed è certo che s’intaserà il traffico dalle parti del centro sportivo laziale, tanta è la voglia di osservare da vicino chi, per un motivo o per l’altro, è sembrato essere più virtuale di un giocatore della Playstation3. Lo aspettano a braccia aperte i tifosi e forse ancor più di loro Claudio Lotito, presidente che per tesserare il numero 1 del River Plate (a proposito, Carrizo ha appena vinto il campionato argentino) ha rischiato di rimetterci la faccia. Sbarca a via di Santa Cornelia il portierone, e con lui anche Mauro Matias Zarate, appena arrivato da Buenos Aires e già considerato il colpo dell’era Lotito.
«Ho scelto la Lazio perché è un grande club», ha sintetizzato il delantero a Fiumicino quando s’è ritrovato davanti i microfoni degli indomabili cronisti di chiara fede laziale. Però, per due campioni (da valutare nel nostro campionato) che arrivano, c’è pure da salutare chi capacità ha ampiamente dimostrato di possedere, vedi l’elvetico Behrami. Il podista Valon è sul piede di partenza, destinazione West Ham, club che ha offerto undici milioni di euro per accaparrarsi l’esterno destro svincolatosi a giugno utilizzando l’articolo 17 dello statuto dei calciatori della Fifa. Ma gli inglesi non vogliono approfittarsi della situazione per portare via da Roma il giocatore a prezzo di saldo. Che sia un bluff o che i britannici siano veri lord non è dato sapere. Si sa invece che il direttore generale degli hammers Gianluca Nani spera di chiudere l’affare già in settimana. Resterà invece alle dipendenze di Delio Rossi Mudingayi come il brasiliano Cribari che ha dato la disponibilità a rimanere «senza pretendere la luna, milioni o il posto fisso da titolare».
Lotito compra, non svende, crea lo stile-Lazio, ma ai tifosi continua a non piacere proprio. Qualsiasi operazione esegua il gestore che adora Valmontone viene guardata con diffidenza e perfino l’arrivo del giovane Libor Kozak, un ceko molto promettente, classe 1989, proveniente dall’Sfc Opava, è stato trattato con indifferenza dalla tifoseria. «Eppure - secondo Lotito - è l’acquisto tipo-Kolarov e ha tutte le caratteristiche per crescere e per maturare».

La Lazio partirà il 12 luglio per il ritiro di Auronzo di Cadore, dove rimarrà sino al 31. L’8 agosto giocherà in amichevole contro il Liverpool; quattro giorni dopo, al Flaminio, presentazione ufficiale della squadra contro il Paok Salonicco.

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