Roma

Lazio Dopo la «sbornia» in coppa stasera la festa contro l’Osasuna

L’euforia del successo ottenuto in Asia ha portato la dirigenza a sbottonarsi al punto che ieri la Lazio ha svolto l’allenamento a porte aperte. Un premio per i tifosi, accorsi in tremila a Fiumicino per abbracciare Rocchi e i suoi fratelli di ritorno dalla Cina in attesa della serata speciale organizzata questa sera all’Olimpico. Un happening utile per presentare la rosa e, soprattutto, per mostrare al popolo laziale (già 21mila abbonati, sembra d’esser tornati ai fasti dell’opulenza cragnottiana) le due coppe dell’era-Lotito, conquistate ai danni della squadra campione d’Italia. La formazione di Ballardini affronta l’Osasuna, squadra di palleggiatori, consapevole del fatto che il risultato stavolta sarà l’ultima delle preoccupazioni. Neanche a dirlo, il signor Davide è stato eletto nuovo re di Formello perfino dagli scettici, orfani di Delio Rossi. E il tecnico ravennate ci ha messo un amen per far capire la sua filosofia, nata dal mix lavoro e umiltà, discipline studiate seguendo le lezioni dei suoi maestri Arrigo Sacchi e Osvaldo Bagnoli. Per esempio ha ringraziato proprio l’ex tecnico biancoceleste: «Se la Lazio è stata a Pechino e ha vinto un trofeo contro l’Inter è anche grazie a lui e al suo lavoro». Non ha ancora la rosa completa, l’ex allenatore di Cagliari e Palermo, ma «grande capo Lotito» sta facendo l'inimmaginabile per assestare un paio di colpi da applausi. Diego Lugano, capitano della nazionale urugayana, può essere uno di questi. Beninteso, Fiorentina permettendo, visto che anche i viola si sono fiondati sul difensore sudamericano. Pure Simplicio, pupillo di Ballardini, potrebbe sbarcare a Formello. Lotito farà di tutto per sfoltire una rosa troppo ampia. Fabio Firmani, di ritorno dall’esperenza araba, è con la valigia pronta, destinazioni possibili Chievo, Livorno e Bari. Meghni piace al Cagliari, i clivensi gestiti da Campedelli sono interessati anche a Makinwa, il Sassuolo è sulle tracce di Bonetto e il Brescia su quelle di Correa. Nel limbo resta invece Roberto Baronio, al quale il quarantacinquenne tecnico romagnolo potrebbe affidare un ruolo da titolare nella Lazio che verrà. A meno che la pressione del Bari, club interessatissimo al centrocampista, non invoglierà Lotito a disfarsi una volta per tutte dell’eterna promessa di Verolanuova. Post-ferragosto (il 16) si comincerà a preparare l’appuntamento europeo con l’Elfsborg (biglietti già in vendita), antagonista che di sicuro non affronteranno Ledesma, Pandev e De Silvestri, esclusi dalla lista Uefa per il dual match con gli svedesi. Restano ai margini, col macedone e l’ex primavera rabbuiati, mentre per il sudamericano si vagheggia un ritorno di fiamma.

Radio mercato ipotizza un’asta per De Silvestri, con Fiorentina, Milan e Juve.ELeo

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