Lazio Una Triestina in grande forma fa rimpiangere Rossi

Finisce 2-2, ma altro che sfida alla «volemose bene». La Lazio opposta alla Triestina nell’amichevole di Auronzo di Cadore prende due schiaffi in meno di 26 minuti e si ritrova col fiato corto a inseguire la formazione allenata da Luca Gotti, che secondo indiscrezioni mal gestite viene già considerato come l’erede di Davide Ballardini. Roba da fantamercato, ovviamente, ma dopo il primo tempo shock qualcuno s’è azzardato a dire che con Delio Rossi certe figuracce non s’erano viste. Dimenticando che questo è calcio estivo, e nulla ha a che vedere con le partite vere. Fatto sta che gli alabardati al terzo minuto erano già in vantaggio col gol di Testini, sul cui tap-in vincente nulla ha potuto Muslera, che un attimo prima s’era esaltato con un tiro di Della Rocca.
Imballati, schierati con il 4-3-3, i laziali sono stati aggirati dall’undici alabardato e al minuto 26 hanno patito la seconda marcatura. Ancora Della Rocca protagonista, stavolta lesto a infilare la retroguardia biancoceleste con un tiro al volo su azione partita da calcio d’angolo. Tanta fuffa, qualche svarione, male Rocchi e Baronio, mentre va annotata la mancata convocazione del dissidente De Silvestri, che oggi incontra Sergio Berti, suo agente, per smuovere la situazione di stallo che s’è venuta a creare in merito alla sua posizione nel clan laziale. A inizio ripresa Ballardini ha presentato Bizzarri al posto di Muslera e sostituito Kolarov, Ledesma, Pandev e Rocchi rispettivamente con Radu, Brocchi, Eliseu e Kozak. Fuori pure Baronio e Siviglia (sostituiti da Dabo e Cribari) dopo poco più di un’ora, la squadra di Formello ha accorciato le distanze al 21’ della ripresa col solito Zarate, che ha sfoderato il consueto micidiale sinistro. Peccato che, pochi istanti dopo, la partita sia stata rovinata da un parapiglia a dir poco vergognoso. Matuzalem ha reagito a un fallo (brutto) subìto a centrocampo e la rissa s’è accesa in un attimo, con gli uomini della panchina costretti a entrare in campo per sedare la bagarre.
L’amichevole (solo di nome) è proseguita in dieci contro dieci, visto che l’arbitro ha mostrato il cartellino rosso al sudamericano e a Stankovic.

Inevitabile, c’è stato subito dopo il forcing laziale, con i romani che hanno attaccato a testa bassa per raggiungere almeno il pareggio, agguantato a quattro minuti dal triplice fischio finale grazie a un diagonale di Eliseu.

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