da Roma
Tutto è pronto per laccordo tra la Santa Sede e la Fraternità San Pio X fondata dal vescovo «ribelle» Marcel Lefebvre. Il Vaticano ha inoltrato già da diverse settimane delle proposte precise per sancire la pace e il rientro nella piena comunione con Roma dei lefebvriani. Le trattative, iniziate già nel 2000, comè noto hanno subito unaccelerazione dopo lelezione di Benedetto XVI, che lo scorso agosto aveva ricevuto a Castelgandolfo il superiore dei tradizionalisti, il vescovo Bernard Fellay. Da Menzingen, dove risiede il capo dei lefebvriani, fino a questo momento non è però giunto latteso segnale affermativo.
Proprio due giorni fa lo stesso monsignor Fellay è stato riconfermato alla guida della Fraternità dal capitolo generale, per i prossimi dodici anni. La guidava dal 1994. Come suoi «primo e secondo assistente» sono stati eletti don Niklaus Pfluger e don Marco Nely. Il primo appartiene allala più intransigente, mentre il secondo a quella più dialogante. È possibile che nellultimo periodo, sapendo che il suo mandato era in scadenza, in attesa di uneventuale riconferma, Fellay abbia temporeggiato. Ora però in Vaticano attendono dei segnali precisi.
Contestualmente allaccordo, la Santa Sede annuncerà una forma di liberalizzazione del messale preconciliare di San Pio V. Provvedimento molto atteso anche dai tradizionalisti in comunione con Roma.
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