La Lega farà un esposto alla Corte dei Conti. E porterà «nuovo materiale alla Procura dove cè già un fascicolo aperto sullaffaire derivati a Palazzo Marino». Ma il capogruppo Matteo Salvini (nella foto) definisce laccordo tra Comune e banche votato ieri dal consiglio «una bufala» anzi «un regalo alle banche, altro che vantaggioso per i milanesi». Di più «un danno che abbiamo stimato pari a 120 milioni di euro». E i 40 milioni che eviteranno alle famiglie gli aumenti dellIrpef 2012? «Quello dellassessore al Bilancio Bruno Tabacci è il gioco delle tre carte che fanno i napoletani - attacca Salvini -, ma è un giochino che a Milano non funziona». I lumbard si sono fatti assistere da un team di esperti prima di prendere la decisione di bocciare in aula la delibera e avvertire i colleghi consiglieri che «chi voterà la delibera ne dovrà poi rispondere personalmente in altra sede». Il Comune «porta a casa, in parte e male, i suoi soldi». Spiega quello che chiama il giochino. La transazione prevede la chiusura anticipata del derivato da 1,6 miliardi emesso nel 2005 dallallora sindaco Gabriele Albertini. Non cè stato il paventato buco, oggi il valore del derivato Irs «è positivo per 476 milioni di euro». Di questi, il Comune nellaccordo trovato dal dg Davide Corritore con i quattro istituti di credito internazionali «non incassa lintera somma ma 413 milioni, di cui 413 verranno ridati in mano immediatamente alle stesse banche per reinvestirli in Bpt e depositi bancari». Gli altri 63 milioni? Corrispondono a costi di funding «una commissione che non basta definire elevata, è un regalo. Di questi soldi, sempre nostri, tengono 23 milioni e altri 40 li restituiscono cash al Comune. Ma lo sconto sullIrpef è una bufala, non abbiamo ottenuto niente di più che non fosse già nostro e non chiudiamo tutta la partita, ci teniamo il derivato Cds che ha un negativo di 200 milioni». E per sottolineare che i 40 milioni di contributo aggiuntivo (leggi risarcimento) sono sottostimati, i leghisti Salvini, Alessandro Morelli e Luca Lepore ricordano che ritirando la causa civile «rinunciamo alle commissioni implicite che in caso di risarcimento erano stimate in 100 milioni.
Un bellaffare per le banche, altro che per i milanesi». Hanno chiesto a sindaco e giunta una settimana per «capirci qualcosa di più, è una partita aperta venerdì scorso e non si può chiudere in tre giorni. Questa fretta vuol dire che cè sotto qualcosa».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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