La Lega: «Andremo in piazza per far chiudere la moschea»

Dopo le nove ordinanze di custodia cautelare per terrorismo internazionale con cui il gip Guido Salvini ha colpito i presunti appartenenti a un Gruppo Salafita con finalità di supporto al terrorismo, la Lega Nord scende in piazza. Nei prossimi giorni una manifestazione del Carroccio in viale Jenner chiederà «l’immediata chiusura della moschea». Ad annunciarlo il capogruppo a Palazzo Marino Matteo Salvini, secondo cui «gli ultimi arresti sono l’ennesima dimostrazione che quel luogo è in realtà un brodo di coltura per potenziali terroristi». L’appuntamento potrebbe essere per venerdì, giorno sacro per gli islamici. «Andremo là davanti - spiega Salvini - mentre qualche musulmano pregherà e magari qualcun altro invece si addestra». Salvini annuncia anche una interrogazione urgente in consiglio comunale rivolta al sindaco Letizia Moratti. «Chi non fa e dovrebbe fare si rende complice - commenta -. Il sindaco deve battere i pugni sul tavolo di questore e prefetto per chiedere lo sgombero della moschea. E senza doversi preoccupare di farsi carico di trovare sistemazioni alternative».
Ringrazia la magistratura e ribadisce l’importanza dell’allarme sicurezza il vicesindaco con delega alla Sicurezza e deputato di Alleanza nazionale Riccardo De Corato. «Dopo gli arresti legati al ritorno del brigatismo - le sue parole -, la scoperta che Milano ha ospitato cellule legate al terrorismo islamico, pronte anche ad atti kamikaze nel nostro Paese e a commettere attentati nella metropolitana e contro le forze dell’ordine, è un fatto gravissimo che deve far riflettere sull’importanza e la centralità che deve avere la questione sicurezza». Inevitabile un riferimento a viale Jenner. «Colpisce - continua De Corato - rilevare come torni nel mirino la moschea che, a quanto sembra, era uno dei punti nevralgici in quanto presunto centro d’indottrinamento e collettore finanziario per la lotta fondamentalista. Senza dimenticare le altre attività del Gruppo, come il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, grazie alla fabbricazione di falsi permessi di soggiorno e il controllo dello spaccio della droga. Che garantisce, al solito, canali vitali alle più svariate organizzazioni criminali. L’attentato alle Torri gemelle ha segnato un punto di non ritorno. Dobbiamo prenderne atto. E comprendere che il tema sicurezza, come sosteniamo incessantemente, è oggi la vera partita in gioco. Una questione che tocca, come dimostrano i fatti, innanzitutto Milano e le grandi metropoli».
Durissimo anche Mario Borghezio. «Gli arresti - attacca il capogruppo del Carroccio al Parlamento europeo - dimostrano come gli allarmi lanciati dalla Lega Nord sul ruolo svolto dalla moschea di Viale Jenner e, soprattutto, sulla connection fra traffico di droga svolto da islamici e finanziamento del terrorismo ricevano ancora una clamorosa conferma. Tutti coloro che ci hanno accusati di seminare allarmi ingiustificati sono serviti». Per Jole Santelli, responsabile Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia, «l’operazione antiterrorismo condotta brillantemente dalle forze dell’ordine a Milano è il campanello di allarme di una situazione che sta sfuggendo di mano.

Da tempo denunciamo la pericolosità delle moschee che, al contrario di quanto sostenuto da parte della sinistra, non sono luoghi di culto ma centri di aggregazione dove spesso si predica la jihad e dove cresce e si sviluppa il terrorismo islamico. Non si può continuare a trattare questo fenomeno con superficialità, si rendono necessari maggiori controlli e azioni forti per debellare un pericolo che oggi è grave, ma che rischia di uscire fuori da ogni controllo».

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