Politica

La Lega chiede il federalismo scolastico: concorsi e albi regionali per i docenti

Il disegno di legge è stato depositato un paio di giorni fa dall'onorevole Paola Goisis, rappresentante del Carroccio e segretaria della commissione Cultura di Montecitorio. I concorsi di accesso alla professione si svolgerebbero su base regionale ogni tre anni.

Docenti e presidi dei paesi tuoi. É la proposta di riforma in salsa federalista della Lega. Tutto il personale scolastico, insegnanti, dirigenti ma anche gli Ata, ovvero il personale amministrativo come i bidelli, dovrebbero passare alla competenza delle Regioni. Insomma non sarebbero più dipendenti statali ma la loro gestione passerebbe agli enti locali.
Il ddl è stato depositato un paio di giorni fa dall'onorevole Paola Goisis, rappresentante del Carroccio e segretaria della commissione Cultura di Montecitorio. Il testo tra l'altro prevede che alle Regioni venga demandata la gestione finanziaria degli istituti. Quelli che oggi sono i Dipartimenti scolastici regionali e provinciali (ovvero gli ex provveditorati agli studi) verrebbero sostituiti da uffici regionali appositi. Anche i concorsi di accesso alla professione si svolgerebbero su base regionale e verrebbero indetti ogni tre anni sulla base dei posti effettivamente a disposizione. Nella valutazione dei titoli si terrebbe conto anche «del servizio prestato con continuità per periodi non inferiori a tre anni nelle scuole operanti sul territorio regionale». Dunque i residenti sul territorio sarebbero avvantaggiati ed ai vincitori di concorso non sarebbe concesso di fare domanda di trasferimento per i primi cinque anni. Vietato poi cambiare residenza per tutta la durata dell'incarico. Gli albi dei docenti diventerebbero regionali.
Da tempo la Lega insiste sulla necessità di creare un legame più stretto tra scuola e territorio anche per quanto riguarda i programmi. «Le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado - si legge nella proposta di legge leghista - utilizzano una parte del curricolo obbligatorio per la costruzione di percorsi interdisciplinari dedicati alla conoscenza del territorio di appartenenza, da punto di vista storico, cultura, ambientale, urbanistico, economico, sportivo».
Valentina Aprea, presidente della commissione Cultura alla Camera e prima firmataria di un testo sulla revisione dello stato giuridico dei docenti italiani, arenato da qualche mese in commissione, è favorevole all'istituzione degli albi regionali per la gestione degli insegnanti da formare. La selezione però secondo l'ex sottosegretario all'Istruzione, deve avvenire sempre attraverso dei concorsi nazionali.

«Come si fa a resistere alla gestione regionalista, ancorchè con abilitazioni di carattere nazionale, di fronte a certe varianze di risultato scolastico presenti a livello non di Nord e Sud ma addirittura di istituti vicini?», si chiede la Aprea che specifica pure come la sua proposta intenda rivedere la «carriera dei docenti attraverso l'instaurazione di albi regionali ed un reclutamento regionale sussidiario».

Commenti