La Lega contesta i fondi alla Scala

(...) molte piccole realtà del territorio. Per questo
pensiamo che siano proprio i giganti a doversi far carico in questo frangente di qualche piccolo sacrificio».
Le proteste che Orsatti ha fatto scrivere a verbale sono sembrate ai colleghi del Pdl più come un arrembaggio del Carroccio a contare di più anche nel cda della Scala, dove oggi non ha uomini di riferimento come in altre società partecipate del Comune. L’assessore alle Attività produttive Giovanni Terzi si è schierato nettamente a favore dei fondi e delle iniziative e gli abbonamenti speciali che il teatro sta mettendo in campo per permettere a tanti giovani milanesi di assistere a spettacoli spendendo pochi euro.
«Il mio partito è la cultura, e quindi sto con la Scala - ha ribattuto anche l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory che ha presentato la delibera in giunta -. Non diamo più fondi rispetto al passato ma in un momento di tagli generalizzati confermiamo la convenzione e la rendiamo triennale per favorire una strategia nazionale e internazionale dell’offerta e per sostenere la battaglia per il riconoscimento della Scala come teatro nazionale». A Orsatti che lamenta una chiusura del teatro alla città fa presente invece «le numerose iniziative, dalla Scala aperta agli under 18 alle serate dedicate agli eventi di solidarietà che il sovrintendente Stephan Lissner ha promosso e che vanno in quella direzione». La Lega ieri ha puntato i piedi anche all’assemblea di Atm. Gli azionisti hanno approvato il bilancio 2009 (chiuso con 888 milioni di ricavi, in crescita del 5,6%, utili che saranno reinvestiti nell’acquisto di mezzi ecologici). Ma l’uomo del Carroccio (Giuseppe Frattini) ha protestato sulla riconferma al presidente Elio Catania anche del doppio incarico di amministratore delegato. Il capogruppo milanese Matteo Salvini anticipa: «La Lega chiede una gestione più aperta, partecipata e che coinvolga di più dipendenti e dirigenti». Il sindaco Letizia Moratti invece si è detta «molto soddisfatta per i risultati raggiunti, in particolare perchè con gli investimenti abbiamo garantito maggiore sicurezza e comfort con un minor impatto ambientale. Sono certa che proseguirà questa politica a servizio dei cittadini».
Formalizzato ieri anche il cambio al vertice in Sogemi: Luigi Predeval diventa presidente, nel cda restano in carica Umberto Bellini, Marco Lanzani e Antonio Turci. Predeval, che prende il posto di Roberto Predolin (passato alla guida di Milano Ristorazione), nel corso del suo mandato avrà il avviare un piano di ristrutturazione e sviluppo dell’ortomercato.

« Mi impegnerò - ha assicurato - non solo per raggiungere gli obiettivi di efficienza e trasparenza dell’attività aziendale in un settore dove imprenditorialità privata e interessi pubblici sono strettamente connessi, ma anche per presentare in tempi rapidi un piano industriale di rilancio che tenga conto delle esigenze e delle attese di tutte le parti in causa: operatori, cittadini e azionisti».

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