Lega del filo d’oro: «Generosità in calo, meno volontari in campo»

Il 72 per cento dei cittadini laziali è generoso, in particolare il 67 per cento utilizza il finanziamento senza benefici, mentre il 37 per cento dona attraverso il volontariato.
Questi alcuni dei risultati più significativi dell’indagine di Astra Ricerche presentata ieri mattina alla Camera in occasione del quarantacinquesimo anniversario della Lega del filo d’oro, associazione no-profit nata per aiutare le persone sordo-cieche e pluriminorate psicosensoriali.
Dall’indagine è emerso come sia il volontariato che le donazioni in denaro siano inferiori allo scorso anno anche a causa della crisi finanziaria. Il numero di italiani impegnati nel volontariato è passato da 7,2 milioni nel 2002 a 5,8 milioni nell’anno in corso.
«La Lega del filo d’oro - ha spiegato il presidente Mario Trapanese - è nata grazie all’iniziativa di una signora sordocieca, Sabina Santilli, e oggi è diventata ormai un punto di riferimento per le altre associazioni che si occupano dello stesso problema».
La ricerca è stata suddivisa in tre tipi di donazione: il volontariato, il finanziamento senza benefici e il 5 per 1000. «I dati delle tre forme - ha sottolineato il presidente di Astra Ricerche, Enrico Finzi - non sono positivi. Gli italiani tra i 15 e i 65 anni impegnati nel volontariato sono soltanto il 15 per cento». Il 55 per cento degli intervistati ha giustificato la drastica diminuzione dei gesti di solidarietà con le difficoltà economiche per il 45,8 (47,8 nel Lazio), mentre il 43 per cento ha dichiarato di avere perso fiducia nelle associazioni a causa degli scandali.
Positivi i dati a livello locale, invece, per l’assessore alle Politiche sociali della Regione Lazio, Mariella Zezza. «Sembra che comunque la regione vada in controtendenza rispetto alle altre, almeno per quanto riguarda i dati che vanno dal 1998 al 2008 - ha spiegato -. In questo mio primo mese non c’è posto dove io vada in cui non sia circondata da volontari. Sarebbe ideale mettere in relazione le persone che vogliono aderire e portare il proprio contributo volontario, appunto, con chi ne ha più bisogno. Ed è questo uno degli obiettivi del nostro assessorato».
Della stessa opinione è anche l’assessore comunale alle Politiche sociali, Sveva Belviso, che ritiene «per quanto sia assolutamente triste leggere questi dati nazionali, la percezione a livello locale è per fortuna diversa».
Ne sono testimonianza i tanti progetti di volontariato indirizzati, in particolare, agli anziani ma non solo.
«Ci sono i vigilantes, ovvero anziani davanti alle scuole per la sicurezza dei bambini - ha sottolineato - ragazzi che scelgono di utilizzare i crediti formativi in iniziative sociali e gli angeli di Roma, una rete naturale che si attiva per la sicurezza nel periodo estivo».


Tra i progetti della Lega del filo d’oro vi è l’avvio del nuovo servizio Termini Imerese e l’inaugurazione nel 2011 del Centro di Modena, oltre alla richiesta, già presentata e in attesa di approvazione, di convenzione Onu sui diritti delle persone disabili e il riconoscimento della sordocecità come disabilità specifica. «Perdere volontari - ha concluso Finzi - significa perdere il 75 per cento del nostro motore oltre a un impoverimento dell’associazione e della società stessa».

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