Lega pro Cisco alla prova Pro Vasto

MATUZALEM «Ripagata la delusione per la squalifica nella finale della Coppa Italia»

È il giorno della «prima», la Cisco affronta fra poco (ore 17) la Pro Vasto, location il campo neutro di Castel di Sangro. Match importante, che rappresenta il debutto in coppa Italia e per l’allenatore Beppe Incocciati una sorta di passaggio fra le acque, da una parte le amichevoli (nell’ultima di queste la Cisco ha infilato nove volte la porta del Vis Aurelia), dall’altra il calcio che vale 3 punti. «Adesso si fa sul serio», ha sussurrato il tecnico di Fiuggi, non prima d’aggiungere che «nel giro di 7 giorni avremo tre impegni in Coppa Italia, vogliamo ben figurare e credo che la squadra sin qui vista all’opera nelle partite amichevoli potrà recitare un ruolo importante anche in questa competizione». Inserita nel girone «H» assieme a Celano, Lanciano, Isola Liri e - appunto - la Pro Vasto, la compagine romana vagheggia l’exploit in una competizione certamente meno prestigiosa di quella dei «prof» ma forse più sentita da chi la disputa. La cabala non è dalla parte dei romani, e la beffa patita nella stagione 2005/06 rappresenta un motivo d’orgoglio in più per scavalcare l’antagonista di turno. Quattro anni fa le sfide in campionato si chiusero in parità (1-1 al Flaminio, 0-0 a Vasto); ebbene la Cisco - quell’anno sostituì prima Puccica con Ferazzoli, che poi avrebbe lasciato la panchina a Lopez - chiuse il campionato a quota 55, guarda caso appaiata alla Pro Vasto. Ma - maledetta differenza reti - passarono ai play-off i teatini a discapito dei capitolini per quel misero golletto di differenza. Giusto che oggi sia così, la voglia di rivalsa c’è tutta. Incocciati: «Vogliamo onorare questa competizione cercando di fare bene e proseguendo la nostra avventura in un prestigioso torneo come la coppa Italia. Siamo inseriti in un girone competitivo ma siamo consci delle nostre possibilità.

Formazione praticamente fatta: Previti fra i pali, difesa a quattro impostata su Balzano, Angeletti, Doudou e Di Fiordo, centrocampo consegnato ad Amadio, Romondini, Mazzarani e Babu, l’impegno di scardinare la difesa abruzzese affidato a Ciofani e Franchini.

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