Roma - Se Franco Marini riuscisse a formare un nuovo governo trovando qualche voto, "non solo non parteciperemo alle consultazioni" del presidente incaricato "e voteremo contro, ma valuteremo anche se addirrittura ritirare la nostra delegazione parlamentare, perché non si può essere complici di un arbitrio e di un’illegalità". Lo ha sottolineato il coordinatore delle segreterie della Lega, e vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli. Una sorta di Aventino, che, ha aggiunto l’esponente del Carroccio, "suggerisco a tutta la Casa della libertà, perché ci troveremmo di fronte ad un golpe". Il tentativo esperito dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, infatti, "è costituzionalmente corretto, ma non lo è dal punto di vista della legge elettorale che stabiliva il collegamento tra elettore, eletto e presidente del consiglio. Via Prodi il parlamento non è più legittimato a sostenere alcunché".
Eventuali manifestazioni "saranno le risposte che arriveranno da parte del popolo e della piazza, però io mi auguro - ha concluso Calderoli - che in questi passaggi chi di dovere abbia la onestà intellettuale di riconoscere che si sta facendo una forzatura molto pesante rispetto alla Costituzione, ma sicuramente si va contro il principio della legge".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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