Peperoncino al posto delle mimose. La Lega ha festeggiato così, ieri mattina, l8 marzo. Distribuendo alle signore in fila davanti al gazebo di largo Cairoli il Pep, spray urticante usato per la difesa personale. Liniziativa è stata interrotta dopo pochi minuti dallintervento della Digos. «Le bombolette - spiegano i poliziotti - non sono omologate». Per questo sono state immediatamente sequestrate. E lorganizzatore, il capogruppo del Carroccio in Comune Matteo Salvini, denunciato. Nel pomeriggio, poi, il gazebo è stato assaltato dal corteo di femministe - probabilmente aderenti ai centri sociali - che sfilava in zona per la legge 194. Le donne hanno aggredito il banchetto con pugni, calci e fumogeni.
«Chi manifesta per i diritti aggredendo altre persone è un mentecatto», ha attaccato Salvini. Che ha poi spiegato: «La polizia mi ha notificato il sequestro di 19 bombolette come corpi di reato e mi sono preso una denuncia. Ma lo rifarò, se serve ad aiutare qualche donna a difendersi dalle aggressioni». Non hanno perso tempo i responsabili del gazebo. Poco dopo larrivo della polizia hanno ricominciato a distribuire lo spray urticante poche decine di metri più in là, di fronte a un negozio di telefonia in piazza Cordusio. Dove si è subito formato un capannello di signore in attesa di ricevere la bomboletta. «Non ci importa se questi spray sono pericolosi per gli aggressori - ammette una di loro -, sono disposta a prendermi una denuncia se questo può aiutare a salvarmi la vita». Così, in tante sono tornate a casa con la bomboletta nascosta in borsa.
«Per rendere Milano a misura di donna - continua Salvini - bisognerebbe trasformarla in una città normale, con vigili e poliziotti a controllare le zone a rischio. Occorre rieducare la gente alla legalità, chiudendo i campi nomadi e allontanando i centomila clandestini che affollano il capoluogo». «In occasione della festa della donna - conclude Alessandro Morelli, capogruppo della Lega in zona 5 - avevamo preparato tantissime bombolette.
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