Quello cittadino della Lega di domenica doveva essere un congresso unitario. E, invece, non sarà così. Perché alla candidatura del segretario uscente Igor Iezzi, ieri pomeriggio si è aggiunta quella del consigliere comunale Max Bastoni (nella foto). «La Lega - spiega lui stesso - va verso una stagione di dibattito interno. Si sta rinnovando ed è giusto che nei congressi i militanti abbiano più possibilità di scelta». Parole felpate che non bastano a celare quella che in un partito ancora militarizzato in molti già interpretano come una scelta di rottura. Perché Iezzi è uomo molto vicino a Matteo Salvini, uno che a Milano conta parecchio. Ed entrambi sono maroniani di ferro e da sempre. Non certo «barbari sognanti» dellultima ora. «Io penso - assicura Bastoni - che la mia sia una candidatura legittima. E, voglio assicurare, fuori da ogni discorso legato alle correnti». Il motivo della sfida? «Senza nessuna intenzione polemica nei confronti della guida di Iezzi, sono tanti i tesserati che mi hanno chiesto di fare questo passo». Con Bastoni che è uomo considerato da sempre molto legato a Davide Boni. E dunque a Roberto Calderoli. Anche se oggi si dice non sia insensibile al vento nuove maroniano.
Lappuntamento è per domenica in via Bellerio. A votare i delegati già eletti dai militanti nelle sezioni. Dovranno scegliere il candidato cittadino, che nella Lega si occupa dellintera provincia, il direttivo provinciale e i delegati al congresso nazionale della Lega Lombarda in programma per il 2 e 3 giugno. E lì ci sarà probabilmente il vero scontro tra le correnti per ridisegnare la mappa del potere allinterno del partito. La cui anima lombarda è ovviamente determinante negli equilibri totali.
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