TorinoAl processo Eternit a rappresentare le quasi tremila vittime, c'è l'avvocato torinese Sergio Bonetto.
Tremila vittime: saranno tutte parti civili?
«No, non tutte. Durante l'udienza preliminare contiamo di far costituire almeno 500 nuclei familiari e nel dibattimento proveremo a far entrare nel processo anche i familiari degli altri lavoratori uccisi dall'amianto. Il lavoro di ricerca dei parenti delle vittime è un lavoro estremamente complesso, particolarmente complicato».
Cosa vi aspettate dal processo?
«L'accertamento della verità, l'individuazione certa dei responsabili. Vogliamo capire cos'è accaduto, capire chi ha sbagliato. Fino agli anni Ottanta i signori dell'amianto hanno fatto tutto quello che hanno voluto, poi sono letteralmente spariti dalla circolazione senza preoccuparsi delle conseguenze del loro operato. Ancora oggi sono almeno 40 gli operai che si ammalano ogni anno a causa della prolungata esposizione all'amianto. Essere comunque arrivati a un processo, dopo 20 anni di attesa, è già un grande successo».
Due soli imputati nel processo. Sono gli unici responsabili?
«Sarà il processo a stabilirlo, le indagini della Procura di Torino hanno finora detto che è così.
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