Legalità Fatti molti passi avanti Ora bisogna fare ancora di più

Altro che vezzo piccolo-borghese. Quello alla sicurezza è un diritto sacrosanto dei cittadini. Parola di Fabio Rampelli. Il deputato del Pdl si è messo alla prova al «Forum Sport Center» di via Cornelia 493 - insieme con il presidente della Commissione Sicurezza del Comune di Roma, Fabrizio Santori e con i presidenti dei Municipi XVIII, Daniele Giannini e XIX, Alfredo Milioni, tutti targati Pdl - sottoponendosi alla “mitragliata” di domande dei cittadini, “affamati” di sicurezza e legalità.
«Nell’approccio culturale della sinistra non c’è mai stato un problema sicurezza. Il Pdl ha preso invece il toro per le corna - puntualizza Rampelli - Posso rassicurare i cittadini romani che passerà, nei provvedimenti del Governo, il reato di immigrazione clandestina».
La tavola rotonda su “Roma sicura”, iniziata con l’illustrazione delle attività a favore dei terremotati dell’associazione di volontariato “Roma-Aurelio”, ha rappresentato lo spunto per trarre un bilancio di un anno di attività sul tema della legalità.
Reati in diminuzione del 24 per cento nei primi due mesi del 2009, impiegati in strada il 16 per cento in più di agenti di polizia municipale, guardie giurate a bordo di 114 linee di trasporto urbano, militari dell’Esercito appostati nelle stazioni più critiche della metropolitana, pene inasprite per chi commette l’odioso reato di stupro, cinquemila punti luce in più ogni anno, cortei regolamentati.
La Capitale gode di buona salute sul versante della sicurezza. Anche grazie all’ordinanza anti-prostituzione del sindaco Alemanno che ha tolto dalla strada circa l’80 per cento delle lucciole e salvato dallo sfruttamento più di 40 ragazze, il 30 per cento delle quali minorenni.
Ma alcuni nodi rimangono ancora da sciogliere, soprattutto la sistemazione definitiva dei 250 insediamenti abusivi di nomadi e delle novemila persone senza fissa dimora, tutti problemi lasciati in eredità dall’amministrazione Veltroni e che rischiano di creare ulteriori aree di instabilità.
«È scattata da poco la cosiddetta “fase 2” - ha spiegato successivamente Fabrizio Santori - cioè il riordino dei sette campi attrezzati regolari destinati alla popolazione rom. Potrà rimanere negli insediamenti solo chi lavora e chi porta i figli a scuola».
«Smantelleremo i campi abusivi e i 15 “tollerati” dalla sinistra, posizionando le persone o allargando i campi esistenti o in 2 o 3 insediamenti nuovi fuori dai centri abitati - chiarisce ancora il presidente della Commissione capitolina sulla Sicurezza - Grazie al Patto per Roma sicura, firmato da Comune, Provincia, Regione, Prefettura e forze dell’ordine il 18 luglio 2008, abbiamo fatto un bel passo avanti».
Per la prima volta, sono stati impegnati in bilancio fondi ad hoc per la sicurezza, pari a 10 milioni di euro in tre anni. «Abbiamo attivato - ha ricordato Santori - anche un servizio di video-sorveglianza con colonnine sos in 21 stazione romane della metropolitana e in altre 9 sarà presto fatto».
Il Campidoglio ha promesso anche di collegare tutte le telecamere comunali all’occhio vigile di una sala unica di controllo in luogo delle 14 sale operative oggi esistenti. Sul versante municipale, Daniele Giannini, presidente del XVIII, ha assicurato l’attivazione della video-sorveglianza a Casalotti in piazza Romea e via Cardinal Caprara, la recinzione parziale del parco del Pineto grazie a un finanziamento del Comune di 100 mila euro e un camper itinerante di volontari al servizio degli anziani.


Alfredo Milioni, numero uno del XIX Municipio, dopo aver sollecitato il Campidoglio a chiudere il campo nomadi di Santa Maria della Pietà, ha infine ricordato l’attivazione dello sportello a tutela della donna dalle aggressioni e di quello per i ricongiungimenti familiari degli immigrati.

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