La legge di Siena non perdona: 5ª Supercoppa per i toscani

La legge di Siena e i suoi nuovi sceriffi, cominciando da Lester McCalebb, scelto come miglior giocatore della partita che apre ufficialmente la stagione: una vittoria netta (82-64) su una interessantissima Virtus Bologna, per questa Silverado del basket che cambia uomini, ma non la mentalità.
Quinta supercoppa per i campioni d'Italia vestiti di nuovo, ma sempre magri e famelici che hanno in Shaun Stonerook il generale capace di scatenare l'inferno difensivo. E' stato proprio il leone a suonare la carica dopo la bella partenza Virtus, 5' minuti con la testa avanti, trovando il meglio dalla coppia Amoroso-Poeta ereditata da Teramo, ma appena Bologna si è fermata a rifiatare ecco le trappole nel mare verde, con lo squalo principale M Calebb, quello che per tutto l'anno dovrà vedersela con il fantasma aureo di McIntyre, uno che azzanna e corre davvero con due marce in più: 16 punti, 4 palle recuperate.
Chi si aspettava un Montepaschi con meno certezze, rispetto alle quattro stagioni concluse con lo scudetto, dovrà rivedere tutto, anche se la Virtus ha trovato qualche varco nei rimbalzi offensivi, ha messo qualche dubbio con la sua zona nell'ultimo quarto vinto 16-15, anche se questo è un dato relativo se parti dal meno 19 dopo 30'(67-48), se ti trovi dietro pur avendo avuto un buona percentuale con il nuovo tiro da 3 (6 su 14 in 20' quelli chiusi sul 48-36 per i campioni).
Manca una settimana all'inizio del campionato e per le sfidanti Siena resta il drago, anche se mancano ancora tante cose, ma i nuovi hanno dato tutti qualcosa: Aradori (10 p. e 4 rimbalzi, 3 recuperi)) ha forse già capito come si vive ad un piano più alto, anche se Moss (10 p. 3 rec.), coinvolto nella brutta storia di Firenze, l'accusa di violenza carnale, non poteva essere più lucido, anche se Rakovic (9 p. 6 rimbalzi) non sembra ancora al massimo, anche se Michelori soffre un po' i ritmi troppo alti.

Ma la squadra funziona, perché Zizis la fa ragionare nei momenti in cui serve un passo diverso.
Anche la Virtus è un cantiere, ma la casa che sta costruendo Lardo sembra bella e più solida rispetto all'anno scorso in attesa del vero Koponen.

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