Non sono state sufficienti otto ore di consiglio regionale per ieri approvare le modifiche alla legge urbanistica, quella vista come fumo negli occhi dal centrosinistra tanto che vi si oppone con un muro di sbarramento di oltre 870 emendamenti. E quando non bastano quelli, chiede verifiche del numero legale e voti segreti.
Un muro che la maggioranza sta però sgretolando seduta dopo seduta, respingendo li emendamenti uno dopo laltro. Soltanto ieri ne sono stati respinti 300, ma altrettanti ne restano da discutere nella seduta odierna. Quella che, secondo lassessore al territorio Davide Boni, dovrebbe essere decisiva per lapprovazione del nuovo testo. Compresi i 2 articoli più contestati dallUnione: il permesso di aprire nuovi luoghi di culto (in particolare, moschee) solo previa autorizzazione comunale, e la riduzione da 5 a 3 anni per la caduta dei vincoli di salvaguardia ambientale (scelta che, secondo le sinistre, permetterebbe la cementificazione indiscriminata del territorio, in particolare a Monza).
Boni ha rifiutato la proposta di approvare una norma transitoria per far entrare in vigore la diminuzione degli anni di salvaguardia tra 120 giorni in cambio del ritiro di tutti gli emendamenti del centrosinistra. Una norma che permetterebbe allamministrazione briantea di di approvare il nuovo Piano Territoriale ed eviterebbe lentrata in vigore del vecchio Prg del 71. «LUnione - è stata la spiegazione di Boni - ci critica dicendo che stiamo facendo una legge ad hoc per Paolo Berlusconi eppoi chiede di poter studiare un articolo di legge ad hoc per Monza. In pratica di fare una deroga ad un loro sindaco in spregio ad altri 1.456 della Lombardia».
Lassessore ha pure respinto la proposta del consigliere azzurro Maullu di rinviare la legge in commissione Territorio . «Va bene così, e oggi lapproveremo» ha detto Boni. Appuntamento quindi alle 10 in aula per un nuovo round.
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