La leggenda del Sei Nazioni

Trentacinque anni, gallese di Bridgent, trequarti dei Dragoni dal 1995, anno in cui debuttò nella sua nazionale contro il Giappone, Gareth Thomas è una vera leggenda del rugby britannico. E per il Galles, terra in cui il rugby è una vera e propria religione, Thomas, detto anche l’Ayatollah, è qualcosa di più di una leggenda. Se non altro perché è l’unico giocatore nella storia della nazionale di Cardiff ad aver raggiunto le 100 presenze con la maglia rossa.
Ma soprattutto nella storia del rugby gallese Thomas entra dalla porta principale come il capitano della squadra che ha conquistato il fantastico grande slam nel Sei Nazioni del 2005, impresa leggendaria per la nazionale del piccolo Paese britannico. Impresa che ha poi offerto a Thomas l’onore di guidare i Lions da capitano nella tournée in Nuova Zelanda di quella stagione. E il 2005 per Thomas è stato proprio un anno straordinario perché gli ha regalato anche la coppa Europa conquistata con la sua squadra di club, i francesi dello Stade Toulousain.
A proposito di club, anche sotto questo profilo la carriera di Thomas è stata di altissimo profilo: cresciuto nel Bridgent, ha poi giocato nel Cardiff e nei Celtic Warriors, sempre in Galles, per passare a Tolosa dal 2004 al 2007 prima di fare ritorno ai Caridff Blues.


In nazionale, oltre alle 100 presenze di cui abbiamo detto, vanta 40 mete segnate (superato solo da Shane Williams) e la partecipazione a quattro edizioni dei campionati mondiali, dal ’95 in Sud Africa al 2007 in Francia.

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