nostro inviato a Pontida (Bergamo)
È la nuova «pasionaria» del Carroccio; donna, leghista e terrona: perfetta come immagine di un partito che Bossi non vorrebbe più soltanto nordista e «celodurista». Angela Maraventano è il fresco vicesindaco di Lampedusa, poltrona strappata con il 48% dei voti con una campagna elettorale tutta giocata sulla lotta allimmigrazione clandestina. Laccento meridionale squilla dal palco e il popolo leghista la accoglie con cori e applausi. Le concedono lonore di tenere il discorso più lungo dopo quello di Bossi. Ma siccome cè un limite a tutto, il sindaco di Pontida le consegna la «carta didentità padana» del comune: «Così è padana a tutti gli effetti».
È un po la giornata delle donne a Pontida, con Bossi che le giudica «migliori degli uomini», e la Rosi Mauro che prende la parola subito dopo il capo per dare di ladri a quelli che «stanno rubando il Tfr ai lavoratori». La Maraventano, «baluardo padano nel Mediterraneo», si gode il suo momento di gloria prima di giurare fedeltà alla Lega, come tutti gli altri amministratori locali neoeletti, «emozionata e felice». «Io non sono diventata leghista soltanto per la battaglia contro i clandestini - urla - ma per affrontare tutti i problemi di Lampedusa.
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