Dal legno alla rabbia, i cinesi insegnano la loro medicina ai milanesi

Giovedì 3 e venerdì 11 giugno allo spazio «ChiAmaMilano» due incontri organizzati dall'Istituto Confucio dell'Università degli Studi. Un modo per avvicinare l'Italia alla filosofia che muove sempre più pazienti a sperimentare l'agopuntura e l'approccio olistico al corpo

UN MONDO SCONOSCIUTO. Il milanese vecchio stampo, quelle storie dello Ying e lo Yang, con quel simbolo che pare un dvd, non se le beve. Anzi, le ascolta corrucciato pensando: «Se l'è el Qi? Ma va là, Marisa, 'ndem a ciapà l'Aspirina, và!». Eppure quel fascino di flussi e meridiani, di aghi e secoli di spiritualità, prima o poi acchiappa anche il concreto e cinico milanese che tira a campare con sette pastiglie tutte chimicissime. Lo dimostrano i dati sulla medicina cinese, che sta prendendo sempre più piede in Italia non solo come specialisti, ma anche come pazienti. Ma se da una parte la medicina alternativa sta diventando una moda, dall'altra l'ignoranza impera e il rischio di incappare in cialtroni e sedicenti guaritori è alto.
UNA GUIDA RAGIONATA. Ecco dunque perché può essere interessante e utile «Quando il legno si fa rabbia», il miniciclo di incontri dedicati alla medicina tradizionale cinese organizzato dall'Istituto Confucio dell'Università degli Studi di Milano. Una serie di appuntamenti che non solo aiutano a diffondere la cultura cinese in Italia, ma possono anche abbattere porzioni di quei muri di pregiudizio che in tanti ancora edificano intorno agli immigrati cinesi. Un percorso guidato tra filosofia orientale e sapere arcano, tra consigli pratici e una legenda tra i termini tecnici della medicina.
DAL CORPO ALLA PREVENZIONE. Il primo appuntamento è in calendario per giovedì 3 giugno, alle ore 18.30, al negozio civico «ChiAmaMilano», in largo Corsia dei servi (zona San Babila). La serata sarà dedicata a «corpo umano e psiche, specchio del macrocosmo». Grazie a Micaela Montalto, medico agopunturista e insegnante di medicina tradizionale cinese che curerà entrambe le serate, i milanesi impareranno le leggi cardine di questa disciplina, familiarizzando con i cinque elementi (acqua, legno, fuoco, terra e metallo). Quegli elementi che sono indissolubilmente legati ai nostri organi e che hanno delle linee-guida, dei meridiani in cui fluisce l'energia attraverso «porte» e punti. Ecco quindi come l'elemento del legno sia legato al fegato e alla rabbia, che dà il nome al ciclo di conferenze.

Venerdì 11 giugno, invece, l'incontro verterà sui «mille volti della prevenzione e i possibili impieghi della medicina cinese nella cultura occidentale», per capire come l'approccio olistico orientale possa essere complementare e non alternativo alle nostre abitudini mediche. Per capire che abitudini, norme igieniche, ginnastica, massaggi e dieta non sono stregonerie, bensì un altro modo di avvicinarsi al nostro corpo.

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