Lele Mora confessa: «Corona? Era il mio amante»

Milano«É ufficiale! Scrivilo! Sono gay!». E giù il telefono, «perchè sono sull’aereo». Così da par suo si cava d’impaccio Fabrizio Corona: alle tre di ieri pomeriggio, quando ormai da una manciata di ore le agenzie di stampa e i siti (non solo di gossip) rimbalzano le dichiarazioni del suo ex mentore Lele Mora: che sostiene di avere scucito due milioni di euro per mantenerlo all’epoca della loro relazione. Una relazione di cui avevano parlato già alcuni personaggi collaterali dell'inchiesta Vallettopoli, ma che ora viene resa ufficiale da almeno uno dei due protagonisti. E che finisce agli atti delle indagini della Procura milanese, insieme ad altre dichiarazioni ad effetto.
«VIZIOSO E SPENDACCIONE»
L’indagine è quella del pm Eugenio Fusco sulla bancarotta della Corona’s, l’agenzia del «re dei paparazzi», e sui fondi neri della Lm Management, l’agenzia di Lele Mora. Mora, interrogato il 13 ottobre 2009, ammette di avere creato fondi neri attraverso le fatture gonfiate di tale Walter Silvestri, che gli restituiva i soldi in contanti: «Quando Silvestri si presentò fu molto carino, mi portò due bottiglie di champagne e un quadro di Costabile \ non sono ora in grado di dire con esattezza la percentuale di fatturazione che è stata gonfiata, tuttavia se come ora mi viene precisato dal maresciallo è nell’ordine dell’80% non siamo molto distanti dalla realtà \ quando Silvestri arrivava nei miei uffici io dicevo “signori è arrivato il bancomat”.». Alla domanda su come siano stati impiegati i circa tre milioni di fondi neri, Mora risponde: «molti soldi in contanti li ho spesi perchè sono un vizioso spendaccione».
OTTO AUTO PER FABRIZIO
Ma la parte più rilevante dei fondi neri, circa due milioni, Mora dice di averli destinati a Corona: «Ho speso buona parte di questo denaro in regali che ho fatto a Corona al quale ho comprato otto autovetture a partire da una Audi cabriolet per arrivare alla Bentley Continental. Anche l’appartamento di via de Cristoforis gliel’ho comprato io, o meglio ho rifornito Corona di circa 1 milione e mezzo in contanti che doveva utilizzare per l’acquisto dell’appartamento» («un bell’appartamento ma non del mio genere, io preferisco il barocco»). Perchè tanta generosità?, chiede il pm. «Nel 2005 sono iniziati i grandi litigi tra Corona e la Moric avendo lei scoperto l’esistenza della relazione del marito con me. Cosa che io avevo sempre negato e che poi è emerso durante l’indagine Vallettopoli. In quel periodo capitava speso che Corona veniva buttato fuori di casa e mi chiedeva ospitalità».
TELEVOTO COL TRUCCO
Degli atti depositati fanno parte anche gli accertamenti realizzati dalla Guardia di finanza sulla partecipazione di Corona al reality La Fattoria e in particolare alle voci secondo cui il televoto che doveva decidere sull’esclusione dei concorrenti fosse stato «truccato» per consentire il ritorno a casa di Corona, in realtà già stabilito in partenza. Viene riportata una telefonata del 17 marzo 2009 in cui Gariele Parpiglia, giornalista, dice a Marco Bonato «Fabrizio esce domenica»; il 22 marzo 2009 in cui Corona confida al suo amico Marco Bonato «ma è stato finto il televoto... io sarei andato a casa stasera». E già il 2 marzo Corona aveva fissato con il suo curatore fallimentare un appuntamento per il 25 marzo «data in cui mi vede di ritorno da un impegno televisivo». La Guardia di finanza segnala alla Procura «come tali anomalie possano avere influenzato» anche le scommesse on line legate al reality.
QUEL REGALO A FIORANI
Nel suo interrogatorio del 27 ottobre scorso, Corona racconta.

«Ho dato io a Fiorani Gianpiero nell’estate del 2007, a pranzo a casa di Lele Mora in Milano, le fotografie che ritraevano il giornalista Mieli con una ragazza. Ho dato a Fiorani sia la stampa delle foto che il cd con i relativi file».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica